Enhavo:
Il Papa ha parlato in Esperanto! Le telefonate si rincorrono
per lo stupore della sorpresa e con meraviglia dei più
scettici. Dunque, gli esperantisti non sono degli illusi ;
l'esperanto non è un perditempo; questa lingua
internazionale e neutrale ha la possibilità di far
dialogare i popoli senza alcuna barriera linguistica, senza
bisogno di interpreti, di cuffie e di traduttori una volta che
tutti la conoscano come propria seconda lingua. Giacché ritengo i due saluti-messaggio in esperanto un dono della Madre Celeste e di S. Massimiliano Kolbe, compatroni dell'lkue, e non a caso nei giorni della loro festa e solennità liturgica, non voglio far passare questo giorno dell'Assunta senza parteciparLe la filiale riconoscenza dell'lkue. Da S. Pio X ad oggi la nostra associazione, nata nel 1903 e mai tramontata, aveva avuto da tutti i Sommi Pontefici che si sono succeduti benedizioni, incoraggiamenti, perfino preghiere indulgenziate ed anche qualche menzione pubblica. Ieri ed oggi il successore di Pietro, quasi a risonanza del miracolo delle lingue della Pentecoste, parlando una sola lingua, quella internazionale, è compreso perfettamente e simultaneamente da moltissimi fedeli vicini e lontani, esperantisti cerio, di lingua e di cultura le più diverse fra loro. È impossibile negare, anche per gli irriducibili, la validità, l'utilità e l'opportunità di adottare sempre più un simile moderno strumento linguistico sia nelle semplici e ordinarie relazioni ecclesiali sia nelle grandi Assemblee Eucaristiche a carattere plurinazionale o internazionali. Le coincidenze poi. che per il credente diventano disegno della Provvidenza, del Raduno mondiale della gioventù per una rievangelizzazione, tenuto in Polonia, patria dell'esperanto, presieduto da un Sommo Pontefice polacco che parla esperanto e proprio al santuario della Madonna nera, da sempre Patrona di Polonia e da ora Patrona dei Popoli, assumono un'importanza e un significato particolare per tutta la Chiesa in Europa e nel mondo. La casa comune europea dei giovani dell'Est e dell'Ovest sono chiamati a costruire, proprio per difendere e custodire l'identità linguistica e culturale di ciascun popolo che l'abiterà, necessita. un linguaggio comune sovranazionale per intender con reciproco rispetto e uguale dignità". Beatissimo Padre, mi permetta di ricordare qui alcune circostanze che. secondo quanto sento nel cuore, stanno segnando un sentiero che si fa sempre più strada per la Chiesa, sotto i nostri occhi e nonostante tutto. Nel 1977 Lei era stato autorizzato da Sua Santità Paolo VI a celebrare in esperanto al 37° Congresso dell'lkue che sì teneva a Czestochowa e del quale Lei ne era l'Alto Patrono. Ma per motivi imprevedibili e superiori non fu possibile. Ora da Sommo Pontefice è stato Lei a introdurre ufficialmente l'esperanto nella Liturgia nel 1990 ed oggi I esperanto è stato applicato al mondo delle relazioni ecclesiali. Spero che il Signore Le dia il tempo necessario e la possibilità di perfezionare il sentiero intrapreso. Di certo è che mi si illuminano sempre più le parole ascoltate dalla viva voce di S. Eminenza il Card. Wyszynski, di v.m., nel 1973 e proprio nel Santuario della Regina di Polonia quando passeggiando al Suo braccio mi disse, fermandosi e come ispirato: "... Nel Vaticano II i Padri non hanno usato il latino... Se ci sarà il Vaticano II si parlerà certamente esperanto". Mi sembra che lo Spirito Santo abbia posto le premesse per giungere a questa meta. Possa la Santità Vostra far marciare la Chiesa in questa direzione per il bene anche dell'umanità intera. A seguito di questi due segni dati dalla Santità Vostra al movimento internazionale esperantista cattolico. l'Ikue appunto, abbiamo più forza di richiedere al Pontificio Consiglio dei Laici il riconoscimento ufficiale di movimento ecclesiale. Del resto fin dal suo nascere ( 1903) l'Ikue. pur non avendo vita facile, specialmente nei Paesi che hanno conosciuto la persecuzione ateistica, ha sempre mantenuto fede ai propri scopi di evangelizzazione e di servizio alla Chiesa servendosi dell'esperanto come mezzo e non come fine. La Santità Vostra, ne sono certo, mi potrebbe dare piena conferma avendone fatta diretta esperienza in Patria nell'ambito della Chiesa polacca che ha addirittura incaricato un Vescovo, S. E. Mons. W. Miziolek ed un Sacerdote a pieno tempo per la pastorale degli esperantisti cattolici in quella nobile nazione. Sarà il riconoscimento dell'lkue lo scopo di tutti i nostri sforzi nel prossimo futuro. Continui ad assisterci. Santità, e ci benedica sempre perché il nostro sia un servizio a gloria di Dio, a utilità della Chiesa e dell'umanità intera. Da parte nostra la certezza della preghiera e tutta la nostra ammirazione e fiducia filiale. Obb.mo e dev.mo nel Signore
Sac. Duilio Magnani
Presidente dell'lkue La risposta della Segretaria di Stato"Rev.do Signore,compio il dovere di significarle che il Santo Padre ha accolto con apprezzamento la lettera che Ella Gli ha indirizzato in data 15 agosto u.s. Nel manifestarle il Suo ringraziamento per il rinnovato attestato di filiale venerazione, il Sommo Pontefice invoca su di Lei e sull'intera Unione Internazionale Cattolica Esperantista l'abbondanza dei favori celesti e imparte di cuore l'implorata Benedizione Apostolica, segno della Sua benevolenza. Con sensi di distinta stima mi professo. dev.mo nel Signore Mons. Domenico De Luca
Capo del Protocollo"
L'ESPERANTO AL SINODO
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"SERĈANTE DION" è il libretto di canti per il gruppo
esperantista cattolico pellegrino a Czestochowa e partecipe del
6° Raduno Mondiale della Gioventù 14/15 Agosto 1991.
Sono 12 canti popolari in esperanto con testo musicale. In
supplemento ci sono anche delle preghiere quotidiane. È un
bel libretto redatto dal segretario degli esperantisti cattolici
polacchi sig. Wiesaw Tomaszewski, pubblicato da "Muzilo" di
Varsavia. Il suo costo è di 1,8 dollari con il 10% di
sconto per almeno 10 copie. Mendoj ĉe K.I.K., ul. Kopernika
34, PL - 00 336 Warszawa |
Dankon Alvenis la jenaj mono-feroj pro kiuj oni tre dankas. El Treviso 100.000 por Agbovo (la teologia studento el Togolando) kaj 300.000 por KS. El Romo por fonduso Alfabetigo 1.000.000. |
Gemellaggio con esperantisti cattolici di Boemia e Moravia |
Tutti conoscono tramite ESPERO KATOLIKA, la sorprendente attività della sezione nazionale ceca dell'IKUE. Un tempo vi era un'unica sezione per tutta la Cecoslovacchia. Oggi i cattolici esperantisti si sono colà riorganizzati, dividendosi la sezione in due parti (quella ceca e quella slovacca. La rinascita è avvenuta in modo sorprendente dopo un lungo periodo di soppressione decretata dal Ministero dell'interno cecoslovacco e attuata, senza colpa evidentemente, dall'Associazione Esperantista Cecoslovacca, costretta (me l'ha confermato di recente lo stesso rappresentante dell'IKUE in seno all'allora Consiglio della ĈEA, il sig. Jiri Laùbe) ad applicare la disposizione ministeriale. Era considerata come "un pericolo nazionale" per lo Stato ateo la nostra sorella della IKUE-sekcio cecoslovacca... Pensate come si sentiva debole il prepotente mostro rosso di fronte ai trecento credenti esperantisti cattolici... Questa è la forza della nostra Fede!
L'Ing. Miloslav Svaĉek, quarantenne, sposato, e il motore dell'odierna sezione ceca (per la Boemia e Moravia) dell'IKUE ed ha un grande potenziale di fede e di iniziative. Svaĉek è un ottimo esperantista, guida i suoi 250 e più iscritti con mirabile dedizione, coadiuvato dall'Assistente ecclesiastico Padre Savio Pavel Ricica, sulla strada della formazione spirituale (incontri di preghiera, pellegrinaggi, esercizi spirituali, catechesi biblica ecc), sull'attività ecumenica, ricreativa e culturale (campeggio, canti religiosi e folkloristici, corsi di esperanto ecc.) nonché la testimonianza della carità. Molto è curato il contatto con l'autorità ecclesiastica da parte dei gruppi diocesani e a livello nazionale. Mons. Miloslav Vlk (vedi Ks 2-4/ 91), Arcivescovo di Praga, e Mons. Karel Otĉenasek,Vescovo di Hradec Kralove, sono un vanto della loro sezione IKUE nonché loro Patroni.
Ciò che rallenta l'attività di questa nostra "sorella" ceca è la crisi economica che mette in ginocchio tutto l'Est europeo immiserito paurosamente proprio da quel sistema che doveva far ricca e giusta la classe lavoratrice.
Che fare?... Paralizzare tutto per... quattro soldi?... Lasciar morire sul nascere una fioritura primaverile di 250 fratelli esperantisti? Niente affatto. La Provvidenza c'è e... "chi più dà, più riceve"! Dal Fondo per i fratelli dell'Est, costituito da offerte di esperantisti e di parrocchiani, abbiamo prelevato 450 dollari (=550.000 lire circa) e... sono arrivati direttamente all'lng. Svaĉek come manna nel deserto. Altre offerte erano state date da alcuni Sacerdoti di Bergamo, per cui questa fiorente sezione dell'IKUE si e equipaggiata di una macchina da scrivere per compilare il bollettino di collegamento "DIO BENU" e ha potuto noleggiare una tendopoli per riprendere l'iniziativa precedente la soppressione dell'IKUE in Cecoslovacchia e cioè la "IKUE-tendaro" in Sebranice. Le precedenti 9 erano state fatte a Herbotice e per l'ultima di esse, organizzata nel luglio 1977, l'ing. Svaĉek si era guadagnatoo ben 15 mesi di "privazione della libertà" dal Tribunale distrettuale di Ustinad Orlici (dal Verdetto 1T 29/79). Accusa: l'aver compiuto un'azione "criminale contro lo Stato" per aver fatto celebrare e predicare senza autorizzazione della Polizia, il sac. polacco Józef Zielonka nella tendopoli.
Vale la pena stare accanto a simili uomini di Fede, a padri di famiglia che non si sono intimoriti di perdere il posto di lavoro e di essere discriminati per causa di Cristo.
Ecco allora la possibilità di passare un periodo di ferie nel 1992, specie per i giovani . nella tendopoli che il carissimo Svaĉek organizzerà il prossimo anno. Egli scrive: "Carissimo fratello Don Magnani, ci avete aiutato moltissimo a far vivere la nostra sezione. Una parte del vostro sostegno economico serve anche come riserva per un eventuale deficit. Il sostegno economico tramite offerte dei nostri associati non è così frequente adesso, perché il costo della vita si è moltiplicato e si sono ridotte le entrate. È necessario vivere modestamente da uno stipendio all'altro (secondo la mia esperienza!). Ma sono davvero contento per la libertà, malgrado che la vita sia adesso di fatto più difficile. Forse tra qualche anno la situazione migliorerà, come si prevede. Però noi vogliamo che l'anno prossimo avvengano di nuovo le nostre importanti iniziative, ossia, oltre all'incontro spirituale di tre giorni a Ceské Budejovice (18-20 giugno 1992), l'11a tendopoli cattolica esperantista, a Sebranice dal 18 luglio al 1° agosto 1992. Forse si presenteranno dei problemi per il fatto che la data della tendopoli coincide con il pre-Congresso e il Congresso universale di Esperanto di Vienna. Già da adesso rinuncio a partecipare al Congresso Universale, perché preferisco organizzare la tendopoli IKUE. Forse potrà diventare una sosta prima del Congresso per gli associati IKUE di altri paesi, no?».
CHI DUNQUE GIÀ POTESSE DECIDERE FIN DA ORA. POTREBBE FARE QUESTA ESPERIENZA E PRENOTARSI PER TEMPO. L'iniziativa tanto preziosa per le nuove leve dell'IKUE si potrebbe pian piano allargare dandole un respiro internazionale e forse un domani anche un respiro ecumenico. Intanto iniziamo noi esperantisti cattolici italiani, magari invogliando anche gli amici e parenti non esperantisti. Usciamo dal nostro ghetto per respirare una boccata di aria diversa.
Ecco come in poche righe Svaĉek riassume l'esperienza della 10a IKUE-tendaro:
«La più sentita iniziativa, piena di
significato è stata la 10a Tendopoli dell'IKUE a Sebranice
avvenuta dal 20 luglio al 3 agosto dopo un'interruzione di
più di 10 anni per motivi politici. Hanno partecipato 60
persone. Indimenticabile per tutti i campeggiatori è stata
la visita del Vescovo. Domenica pomeriggio, 28 luglio, ci ha
infatti visitati mons. Karel Otĉenasek. patrono della
sezione ceca dell'IKUE. Si sappia che Sebranice si trova proprio
nella Diocesi retta da questo Vescovo.
(Nel corso della visita) egli ha pregato parte del Rosario in
Esperanto, si è rivolto ai presenti e con gioia ha
benedetto la tendopoli e le attività della sezione.
È venuto a visitarci anche il sindaco. Ogni giorno
è stata celebrata la Santa Messa da Padre Savio Ricica, OP
(Ordine dei predicatori), che ha curato nel corso delle due
settimane le necessità spirituali dei partecipanti.
Già da adesso invito gli associati dell'IKUE di altri
paesi a partecipare alla Tendopoli del 1992, sempre a Sebranice:
da lì, si ritornerà con buone impressioni,
rinfrancati nello spirito e nel corpo».
Il 1992 sarà l'anno della Nuova Europa, della "casa comune europea", di quell'Europa che dovrà respirare a due polmoni: l'Est e l'Ovest. Sono invitati quindi particolarmente i GIOVANI a fare questa nuova esperienza europea ed ecclesiale.
Per informazioni e adesioni, rivolgersi a MILOSLAV SVAĈEK. Trsická ul. 6. CS-751 27 Pencice, Cecoslovacchia.
Giovani esperantisti dell'Ikue pellegrini a Czestochowa 1991 |
Buon Natale - Bonan Kristnaskon |
Preghiera de l'ultimo pastor |
Preĝo de la lasta paŝtisto |
Son rivà tra i antichi to pastori maraveiàdi, muti, in genocion. No t'ò portado i doni come lori ma ò portà al to presepio el me magon. |
Mi alvenis tra antikvaj viaj paŝtistoj mirigitaj, mutaj, genuiĝitaj. Ne donacojn mi al Vi portis kiel ili, sed mian ĉagrenon portis al kripo Via. |
Mi vegno da quel mondo de motori dove gavemo la television e la radio e 'l telefono, ma i cori no i se capisse e i ga come paron |
Mi venas el tiu mondo de motoroj kie ni televidadon havas kaj radion kaj telefonon, sed la koroj ne interkomprenas kaj havas kiel majstro |
l'egoismo che domina la gente. E la parola tua, caro Gesù, l'è sempre viva, ma pochi i la sente: |
l' egoismon kiu l' gentojn regas. Kaj l' Vorto Via, Kara Jesuo ĉiam estas viva, sed ĝin ne multaj aŭdas: |
Nadal l'è na vacansa o poco più. Ecolo qua el magon che go nel cor. Pietà, pietà de l'ultimo pastor. |
Kristnasko iĝas ferio aŭ ne multe pli. Jen ĉi de l' mia kor' 'l ĉagreno. Kompaton, kompaton, por la paŝtist' lasta. |
Tolo da Re |
traduz. in esperanto di Adriano Ambra |
* Il tradizionale incontro organizzato dal "Katolika
Esperanto-Centro" di Milano a Gazzada si terrà nel 1992
nei giorni 7 e 8 marzo. Il tema centrale sarà:
«Informazione e aggiornamento sul "Ce-metodo"».
Maggiori informazioni scrivendo al Centro esperantista
cattolico, piazza Duomo 16, 20122 Milano.
* Una giornata di ritiro spirituale presso l'Istituto Madonna di Loreto di Vercelli, si è tenuta domenica 15 dicembre, prendendo a tema la partecipazione spirituale al Natale. È stata celebrata una santa Messa e si sono tenuti due incontri di meditazione e riflessione sul Mistero dell'Incarnazione. L'iniziativa ha riguardato anche esperantisti di altre regioni.
* Rinnoviamo le nostre scuse per il ritardo di KS in questo anno e per i disguidi. Vi sollecitiamo a rinnovare il vostro abbonamento e la vostra adesione all'Ueci/Ikue con sollecitudine per riordinare anche l'indirizzario. Preghiamo i Gruppi Ueci di voler collaborare inviando tempestivamente rapporti sull'attività, articoli fotografie. La collaborazione è fondamentale.
COMITATO CENTRALE UECIPresidente: Carlo Sarandrea, Via A. Severo. 73 - 00145 Roma, tel. 06/5414415Assistente ecclesiastico: Mons. Lorenzo Longoni. Piazza Duomo. 16 - 20122 Milano, tel. 02/805957 Vice Presidente: Elisabetta Berardi Casagrande, Via dello Sport, 12 - 40065 Pianoro (BO), tel. 051/776592; resp. gruppi locali Segretario Generale: Bertozzi Jonne De Angeli, Via Quericioli, 114 - 54100 Massa C , tel. 0585/792066 Cassiere: Busato Pisoni Maria. Via Gorizia, 17 28100 Novara, tel, 0321/392914 Segretario per l'informazione: Sac. Duilio Magnani, Viale C. Zavagli, 73 - 47037 Rimini (Fo), tel. 0541/26447 Incaricato Giovani: Mauro Ortelli, Via Medaglie D'Oro, 45/a 48018 Faenza (Ra), tel. 0546/662714 |
Norme associative e quote 1992All'UECI possono iscriversi gli esperantisti italiani nonché tutti i simpatizzanti del movimento cattolico esperantista.L'UECI è sezione italiana dell'IKUE (Internacia Katolika Unuiĝo Esperantista - via Francesco Berni, 9 - 00185 Roma RM - tel. 06/70.00.323), pertanto ogni socio dell'UECI è automaticamente socio dell'IKUE. Nota Bene: - KATOLIKA SENTO viene inviato a tutti i soci per diritto, tranne i soci familiari; - È considerato SOCIO GIOVANILE chi ha meno di 26 anni nell'anno in corso; - È considerato SOCIO FAMILIARE chi è convivente con un altro socio; - Per l'abbonamento all'estero, aggiungere L. 4.000 per le spese di spedizione; - Allo stesso conto corrente postale si raccolgono le offerte per le opere caritative dell'IKUE e dell'UECI; - Si raccomanda per il lavoro di segreteria, di specificare bene nella causale del versamento; - con quale quota ci si vuole iscrivere (si usino le sigle se si vuole), - se e quali offerte si fanno, e per chi o che cosa, - anno di nascita, soprattutto se si è soci giovanili, - nome e recapito postale chiaro e completo per la spedizione, indispensabile per chi è nuovo socio o chi cambia recapito. È bene effettuare tutti i versamenti al C.C.P. n. 11129475, Unione Esperantista Cattolica Italiana, V.le C. Zavagli, 73 - 47037 Rimini (Fo). Chi si abbona anche a Espero Katolika, organo dell'IKUE, cerchi la propria quota nella colonna «CON EK»
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