Periodico dell'UNIONE ESPERANTISTI CATTOLICI ITALIANI (UECI)
Nuova serie n.5-6-1988   SETTEMBRE - DICEMBRE
"Per la promozione della fratellanza e della comprensione tra i vari popoli di diverse lingue" (Paolo VI)

Periodico bimestrale - Sped. in abb. post. gr. IV 70% - Autorizz. della Curia Vescovile di Rimini n. 1484 del 20/12/1984 - Direttore respons.: Don Duilio Magnani - Redazione e Amministrazione, segreteria generale UECI: Via C. Zavagli, 73 - 47037 Rimini - Tel.(0541)26447 - c/c/p n. 11129475 - Stampa Tipolito Ramberti

Enhavo:




Il nostro congresso di Pallanza
...l'inizio di una nuova era?

Kongresintoj

 Una cultura alternativa che superi i condizionamenti di una politica di imperialismo culturale operata dalle potenze odierne; una lingua che sia patrimonio comune di tutti gli uomini instaurando rapporti veramente paritari. Questi non sono argomenti nuovi per gli esperantisti, ma acquistano sfumature e motivazioni nuove e più ricche per chi, oltre ad essere esperantista, è cattolico, poiché l'ideale dell'Esperanto e il Cristianesimo trovano un punto di convergenza quando si tratta dell'unità tra i popoli, della promozione dell'uomo, della 'civiltà dell'amore', insomma.
 A Pallanza dal 9 al 13 settembre si è tenuto il Congresso dell'Unione Esperantista Cattolica Italiana; tema centrale di grande attualità: l'enciclica di Giovanni Paolo il, 'Sollicitudo Rei Socialis'.
 Cosa significa questa enciclica per chi, oltre ad essere cristiano, è anche esperantista? Su quali problemi l'esperantista cattolico deve porre la propria attenzione?
 L'impegno (lo vogliamo chiamare sfida?) che il Papa indica ai cristiani è quello di costruire una società veramente umana, volta all'accrescimento dell'uomo, ad uno sviluppo che tenga conto delle sue vere esigenze e che lo renda libero. Giovanni Paolo II ha rilevato che uno degli ostacoli al compiersi di questo disegno è la divisione della Terra in blocchi di influenza, il cui esistere comporta oltre all'imperialismo politico ed economico, anche quello culturale. Questo punto in particolare è stato avvertito come cruciale da molti congressisti: l'imporsi della cultura di un popolo, infatti, su quella di altri popoli (e qui gli esperantisti sentono soprattutto il problema linguistico) crea un rapporto in qualche modo di sudditanza e non favorisce certo la fraternità fra tutti gli uomini.
 L'Esperanto può farsi strumento della 'civiltà dell'amore', ponendosi come mezzo per un nuovo cammino di evangelizzazione; un itinerario di fede che è iniziato durante il congresso: molti infatti sono stati gli spazi dedicati alla preghiera, alla meditazione, alla liturgia, tra cui gli incontri spirituali di don Longoni (66 i congressisti: mai supposta simile partecipazione).
 Un'atmosfera di pace e di amicizia ha regnato tra i partecipanti.... un'atmosfera a tratti, oserei dire giocosa, che ha preso il sopravvento nei momenti dedicati allo scherzo e al divertimento, che non sono mancati. Si sono creati infatti modi vari per stare insieme in allegria: domenica 11 sera, per esempio, si è tenuto uno spettacolo 'autogestito' dai congressisti, con canti, barzellette, giochi, e alla fine la chicca: un'asta semiseria, (assai poco seria, ma molto allegra) il cui ricavato (L. 500.000) andrà alla Bonfarado UECI. Un appuntamento culturale invece la sera precedente: il coro del Teatro Regio di Torino si è esibito per i congressisti nella chiesa parrocchiale di Intra.
 I partecipanti hanno avuto anche l'occasione di ammirare le bellezze e i luoghi caratteristici della zona, quali Villa Taranto e l'Isola dei Pescatori. L'ultima sera c'è stata la proiezione di videocassette e diapositive.
 A congresso terminato, resta l'impegno di tutti per essere cristiani e per diffondere l'Esperanto. Mi piace infine concludere con una battuta di Sarandrea: 'L'Esperanto con la UECI ha una marcia in più'.
Giorgia Boragini

Kristnasko



BREVE RELAZIONE SULLA ASSEMBLEA DEI SOCI UECI 1988,PALLANZA

 L'Assemblea dei nostri soci, riunitasi quest'anno durante il Congresso UECI a Pallanza, ha avuto una larghissima partecipazione, sia rispetto agli anni passati, sia rispetto all'assemblea 1987, che ha ridato vitalità all'Unione.
 Come da programma, si è avuta una prima seduta nel pomeriggio del 10 settembre, dove è stata presentata la Relazione Morale e Finanziaria del 1987, dopo aver dato lettura dei vari saluti al Congresso da parte di alcuni soci che non hanno potuto partecipare. Si sono nominati gli scrutatori, ed è stato aperto il seggio per la votazione della Relazione.
 Durante la seduta ci sono stati parecchi interventi, soprattutto riguardanti l'affermazione dell'Esperanto nella società, ma non molti riguardanti il nostro specifico di UECI, rischio peraltro calcolato, quando si ha a che fare con gli esperantisti, il cui lavoro è per lo più assorbito dalla propaganda.
 È stata data importanza alla nostra rivista, Katolika Sento, insieme con l'incentivo a continuare tale lavoro con impegno. Si sente molto la necessità di farsi presenti nel mondo cattolico, nelle scuole e Università cattoliche, collaborare con gruppi missionari già esistenti, occuparsi di fare avere Bibbie e altro materiale all'Asia, all'Africa, prendere contatti coi propri Vescovi e entrare nei Consigli Diocesani, intervenire sulle riviste di informazione diocesane. Tra le urgenze: raccogliere resoconti, lettere di approvazione di Vescovi e altri, documenti, ecc. per presentare il tutto alla CEI, perché la UECI venga riconosciuta associazione cattolica, dopo le difficoltà incontrate a causa del vecchio Statuto. Riguardo a ciò il Presidente ricorda che l'Associazione ha poca 'memoria storica', molte notizie sono disperse chissà dove in dimenticati archivi e riviste.
 La seduta si è interrotta con la proposta di inviare un telegramma di saluto al Papa e di contattare S. Ecc. Del Monte, Vescovo di Novara, per la sua visita al Congresso il giorno seguente. La seduta è ripresa la mattina del 11, con le diverse comunicazioni sulla realtà attuale dell'Associazione. Particolare rilevanza ha avuto la discussione dei problemi finanziari, quote sociali, fondi, sovvenzioni e altri tipi di sostegno, specialmente per la Bonfarado IKUE. L'Assemblea poi ha chiuso con la proclamazione dei risultati, che hanno visto approvata la Relazione Morale e Finanziaria.
 Un nuovo anno, dunque, ci sta davanti. È speranza dei più che la nostra Unione s'ingrandisca e per numero di soci e per importanza in ambito ecclesiale, attraverso le sue attività. Possibili quando ogni singolo socio spende un po' di lavoro ed energie per la nostra associazione a carattere «comunitario» e quindi orizzontale, più che verticale e centralizzata.
M.O.



Il socio Leo Franzoni di Treviglio ci ha lasciato il suo commento sulle cose dette a Pallanza e alcuni punti da prendere in considerazione.
 Se riflettiamo un momento sull'enciclica SOLLICITUDO REI SOCIALIS troviamo in essa una implicita raccomandazione ad operare per l'affermazione dell'Esperanto. Infatti al par. 39 il Papa invita a superare «gli imperialismi di ogni tipo», cioè militari, politici, economici ma anche culturali se poniamo mente al par. 33 ove si dice espressamente: «Sul piano internazionale ... è necessario il pieno rispetto dell'identità di ciascun popolo con le sue caratteristiche storiche e culturali». Possiamo aggiungere che l'imperialismo culturale costituisce la peggior forma di imperialismo; infatti se la sudditanza militare, politica ed economica di un Paese può cessare anche in brevissimo tempo, quella culturale potrebbe risultare irreversibile perché agisce sulle coscienze e una volta che queste sono state plasmate in un certo modo ben difficilmente potranno essere riplasmate.
 Ebbene, fra le numerose forme di imperialismo culturale primeggia quello linguistico, inevitabile qualora si adottasse come lingua nazionale la lingua di un particolare Paese. Pertanto per l'aspetto relativo all'indipendenza culturale dei popoli possiamo e dobbiamo fare di questa enciclica il nostro cavallo di battaglia nel nostro lavoro di esperantisti cattolici.

PROPOSTE

  1. - Promuovere la formazione di gruppi regionali [dell'UECI]- ovunque siano mancanti prima di passare ad una organizzazione su scala provinciale.
  2. - All'inizio di ogni anno, chiedere per iscritto ad ogni gruppo un rapporto scritto sull'attività svolta nell'anno precedente.
  3. - Il Congresso Nazionale deve essere pubblicizzato nella città sede del congresso possibilmente con uno striscione da esporre nel centro città o almeno con manifesti. Non deve essere una manifestazione segreta riservata ai soli congressisti.
  4. - Intervenire presso la FEI perché assuma l'iniziativa di convocare i parlamentari nazionali «Amikoj de Esperanto» per elaborare un unico progetto di legge per l'introduzione dell'Esperanto nelle scuole.
  5. - Invitare la FEI a prendere in considerazione la proposta del Cav. Bassetti di intervenire presso i gruppi esperantisti locali perché esercitino pressioni sui parlamentari locali, nazionali ed europei ai fini dell'Esperanto.
  6. - L'UECI invii al Vescovo di Novara un biglietto di ringraziamento per la sua visita al Congresso di Pallanza allegando una grammatica del Prof. Bruno Migliorini, specificando che si tratta dell'ex presidente dell'Accademia della Crusca, ex vice-presidente della Akademio de Esperanto. Trattandosi di una persona con notevole interesse per le lingue la cosa potrebbe interessarlo.
Leo Franzoni

Ricordiamo con piacere a tutti i soci e i lettori che, essendo il nostro lavoro, come quello della FEI, puramente volontario, se non siamo disposti a sacrificare il nostro tempo e dedicarci personalmente al compimento delle varie iniziative, anche le idee più buone e giuste rimarranno sulla carta....



ALTRO COMMENTO

 È stato un Congresso... verticale.
 Che vuoi dire? Ma è chiaro: durante il Congresso di Benevento le persone andavano avanti e indietro, dalla Kongresejo all'Albergo. Ed era un congresso-orizzontale.
 Qui, alla Castagnola, la gente andava su e giù, facendo lunghe discese e - purtroppo - lunghe salite: è stato un congresso verticale.
 Per avere un giornale, che fatica! Gli eroi che si sono sottoposti al martirio si sono visti strappare il giornale dalle mani. Due giornali sono serviti per altri cinquanta congressisti, tutti assetati di notizie, ma poco disposti a scendere e a salire fino alla Castagnola.
 E poi il giardino era così bello... e la cucina era buona...
 Però il Congresso è stato verticale anche in un altro senso: è stata una vera elevazione spirituale. Organizzato benissimo, da questo punto di vista, ha veramente elevato lo spirito, come pochi congressi religiosi sanno fare.
 Niente faceva da baciapile: allegria, brindisi (e perché no?), ma al momento giusto un vero, grande fervore di preghiera e di ricerca costruttiva.
 Sì, il congresso è stato verticale, e nel senso migliore.
Nerina Pagliari



 Durante il nostro Congresso abbiamo inviato un telegramma a sua Santità secondo il testo seguente:
CATTOLICI ESPERANTISTI ITALIANI RIUNITI IN CONGRESSO A PALLANZA STUDIO APPLICAZIONE SOLLICITUDO REI SOCIALIS OSSEQUIANO FILIALMENTE AUSPICANO VALORIZZAZIONE LINGUA ESPERANTO NELLA CHIESA IMPLORANO APOSTOLICA BENEDIZIONE



La U.E.C.I. al 10° Meeting per l'amicizia fra i popoli - Rimini, 20-27 agosto 1988

Kongresintoj

 Uno stand tutto particolare ed indovinato, quello di quest'anno al Meeting, decimo appuntamento per il Movimento Popolare e decimo anche per gli Esperantisti Cattolici. Il titolo, 'Cercatori di infinito -Costruttori di storia', a significare il cammino dell'uomo condotto dal senso religioso, è stato per lo stand UECI un'ottima occasione per rilanciare, come risposta, l'ideale esperantista, e non solo cattolico, che ha animato primo fra tutti lo stesso Zamenhof, come si poteva leggere nella sua poesia 'Preĝo sub la verda standardo', con la traduzione in italiano a lato. Sulla parete di fronte alla poesia, un lungo fotoposter, ingrandito per l'occasione, di un momento fra i più salienti dell'incontro ecumenico di Assisi, 27 ottobre 1986: il Papa attorniato dai rappresentanti delle altre religioni, sotto la scritta, in Esperanto e italiano, «Kuniĝu la fratoj, plektiĝu la manoj / Kristanoj, Hebreoj aŭ Mahometanoj / Ni ĉiuj de Di' estas filoj». Ecco la risposta degli Esperantisti Cattolici, che è stata presentata dai soci Gambuti di Rimini e Dalla Vecchia di Schio a centinaia e centinaia di giovani e adulti in visita allo stand.
 Non tutti hanno accolto il nostro lavoro, ma solo perché attorno all'Esperanto ci sono ancora grossi muri di pregiudizi e disinformazione, questo lo si è potuto toccare con mano come ad ogni anno. Ma resta come ogni anno la nostra voce, consegnata come una goccia che «konstante frapante / traboras la monton granitan» !
M.O.
KORESPOND-PETO
de rom-katoliko pri religiaj aferoj.
S-ro ĜEORĜO ZINDULKA
Ĉ. KOPEC 2/S CS-639 00 BRNO
ĈEĤOSLOVAKIO



La UECI al 59° Congresso Italiano di Esperanto
Benevento, 26 agosto - 2 settembre 1988

 Nel quadro degli incontri delle associazioni esperantiste di settore al Congresso di Benevento, si è tenuta lunedì 30 agosto la riunione dei soci UECI. Erano presenti il Presidente Sarandrea, la Vicepresidente Berardi Casagrande, il Segretario Ortelli insieme a una trentina di partecipanti. Nel poco tempo disponibile il Presidente ha delineato lo stato attuale dell'UECI, il lavoro che il nuovo Comitato eletto un anno fa ha compiuto, invitando tutti a partecipare e a far partecipare al Congresso UECI di Pallanza, iniziativa nuova per l'UECI, dopo anni di duro trascinarsi sul lavoro di pochi elementi attivi. Dunque una nuova prospettiva per la vita dell'UECI, con una presenza al Congresso Italiano di Esperanto di non poco peso. Se ne sono visti i risultati nell'attenzione che l'Arcivescovo di Benevento ha avuto per il congresso, e nella S. Messa, celebrata in Cattedrale domenica 29 dai nostri sacerdoti esperantisti p. Carlo Musazzi e p. Riccardo Di Prinzio. Tutti hanno potuto seguire passo passo la messa sui libretti preparati e stampati a Roma grazie alla generosità di p. Giacinto Jacobitti. Il Coro della Cattedrale ha poi curato i canti liturgici con testo in Esperanto e musica composta da don Lupo Ciaglia: un lavoro degno di lode, che molto difficilmente si riscontra agli incontri esperantisti, più preoccupati della propaganda e meno del vivere la lingua Esperanto da figli della Chiesa e della Cultura Internazionale.
M.O.



Alcuni incontri significativi

 Tra gli aspetti più significativi del Congresso di Benevento ricordiamo la cordialità, il garbo, la disponibilità degli ospiti, che sono emersi sia negli incontri ufficiali, sia nei momenti meno solenni delle visite ai luoghi incantevoli del Sannio, i quali meritano di essere conosciuti ed apprezzati più di quanto lo siano stati finora.
 Non dimenticheremo l'accoglienza ricevuta a S. Giorgio del Sannio dove, in occasione del Congresso, si è svolto un corso molto frequentato di lingua Esperanto; a Telese, centro termale, ricco di memorie storiche; a Cerreto, nota per le sue ceramiche e sede vescovile dal 1600. Qui Sua Ecc. Mons. Felice Leonardo, che ci ha ricevuti insieme con le autorità civili, ha solennemente promesso che proporrà l'introduzione dello studio dell'Esperanto nell'Istituto delle Scienze Religiose di Cerreto Sannita.
 Momenti di raccoglimento e occasione di piacevoli incontri sono state la visita al Santuario di Montevergine e l'escursione a Pietrelcina, dove siamo stati guidati nei luoghi della giovinezza di Padre Pio da un simpatico padre cappuccino.
 Infine un pensiero particolarmente riconoscente merita il Dott. Lamberto Ingaldi che, dopo aver nella mattinata illustrato ai congressisti la storia e i monumenti di Benevento, ha accompagnato nel pomeriggio un gruppo meno folto a visitare importanti luoghi di culto, quali il Santuario della Madonna delle Grazie che ospita una venerata statua lignea del XVI secolo della Vergine col Bambino e la Cappella del Bambino Gesù di Praga nel Collegio di S. Filippo Neri. La preghiera in comune (con particolare riferimento al movimento esperantista), L'Eucarestia e l'unione fraterna, hanno reso tutto questo uno dei più bei momenti della nostra permanenza a Benevento.
 Quando si è congedato da noi, il Dott. Ingaldi, che oltre ad essere studioso appassionato della cultura e delle tradizioni della sua terra, è anche diacono permanente e simpatizzante del movimento esperantista, ha fatto dono a ciascuno di noi di un libro di proverbi e modi di dire dialettali che egli ha raccolto, studiato e tradotto.
 Ci auguriamo che questi incontri abbiano un seguito, e questo dipende in gran parte da noi.
M. Teresa Campiani Boragini



L'Arcivescovo di Benevento ai congressisti:

 Carissimi partecipanti al Convegno Esperantista di Benevento,
 come Arcivescovo della Chiesa di Benevento sento il dovere di rivolgere a Tutti Voi il mio cordiale e sentito saluto.
 La Chiesa è sempre pronta ad incoraggiare e sostenere l'impegno di coloro che si sforzano di colmare le barriere e le divisioni che lacerano oggi l'umanità. La Vostra volontà di contribuire, con la lingua internazionale 'Esperanto', ad avvicinare gli uomini, a renderli più capaci di comprendersi è sulla linea del messaggio di Cristo che la Chiesa attualizza in. ogni parte del mondo.
 L'instancabile azione del Papa Giovanni Paolo II, per avvicinare gli uomini e le nazioni, per aiutare i singoli e le comunità a vincere sospetti ed incomprensioni reciproche, è la prova più evidente di come la Chiesa si senta vicina ad ogni iniziativa che possa agevolare il dialogo tra i popoli. E il dialogo, lo sappiamo, è l'unica via percorribile per assicurare all'umanità una pace che non sia fondata sulla paura delle armi.
 L'incontro di Assisi, tra i capi religiosi di tutto il mondo con il Papa, è diventato un punto di riferimento e un motivo di speranza per l'umanità intera.
 In questo spirito di Assisi benedico di cuore il Vostro nobile ideale. La Chiesa Beneventana, nella persona del Suo Vescovo, formula l'augurio che il Congresso, che si terrà a Benevento, segni una tappa importante per una più larga conoscenza della lingua Esperanto.
 Ai congressisti ancora l'augurio di un pieno e fruttuoso lavoro.
aff.mo
† Carlo Minchiatti
Arcivescovo Metropolita



Al veglione di Capodanno con l'Esperanto

 Che bella idea programmare di passare le ferie di Capodanno in modo diverso dal solito, e grazie all'Esperanto!
 La proposta ci viene dall'agenzia ESPERANTO/turismo, che ci ha inviato i programmi per le gite in famose località europee. È da sottolineare che non è necessario conoscere la lingua Esperanto, l'importante è mettersi in una buona disposizione d'animo, e partire... all'avventura! Ecco dunque un breve prospetto dei programmi:
- Parigi
L. 395.000 (27 dic-1 gen.)
- Vienna
L. 395.000 (27 dic-1 gen.)
- Praga
L. 390.000 (27 dic-2 gen.)
- Berlino (Ovest e Est)
L. 405.000 (27 dic-2 gen.)
- Budapest
L 390.000 (27 dic-2 gen.)
- Amsterdam
L. 415.000 (27 dic-2 gen.)
 Tutte le gite comprendono il viaggio in pullman noleggiato, pernottamento in camere di 2-4 letti, prime colazioni e la cena di S. Silvestro le escursioni e le visite in programma.
 La partenza di tutte le gite è a Milano. Affrettatevi a richiedere i programmi dettagliati e a prenotare all'agenzia ESPERANTO/turismo, via Ripa Ticinese 43, 20143 MILANO, informazioni al (02) 8397573 (lun-ven ore 17-19) oppure 4077264 (ore 20-21). BUON VIAGGIO E BUON ANNO NUOVO!


Dalla Cina

 Il nostro amico Petro Kaiz ci manda il ringraziamento della sua amica invalida Zhao Hua, con le ultime notizie della sua attività ecumenica come esperantista.
 Dopo che il mio Sig. Petro S. Kaiz mi ha presentato con l'articolo 'Quante membra ha?' prima sulla rivista italiana «Sempre» e poi su Espero Katolika, circa la mia terribile invalidità, tantissimi amici esperantisti cattolici, leggendo con cuore commosso mi hanno preso in simpatia e le loro lettere e cartoline sono volate da me come fiocchi di neve, preoccupandosi di me; soprattutto il reverendo don Duilio Magnani mi ha mandato un grande pacco con preziosi medicinali.
 Sono debitrice di un grazie sentito a tutti quelli che di buon cuore mi hanno incoraggiato a rivivere. Ora devo informarli che ho già ripreso il posto di lavoro attraverso un esame di lingua Han e di una lingua straniera; con la mia unica mano sinistra lavoro come segretaria in una fabbrica per invalidi.
 Dunque questo mi ha confermato nel credere che gli esperantisti cattolici sono una famiglia e i suoi membri, fratelli in Cristo. Anch'io mi sforzerò per farmi socia.
Grazie a Dio.
Zhao Hua


 Carissimo don Duilio Magnani,
 [...] per lungo tempo non abbiamo corrisposto. Ecco un piccolo annuncio dalla Cina, chiuso in questa busta. Chiedo che appaia sulla nostra Espero Katolika per dire grazie a tutti i corrispondenti della Sig.na Zhao Hua (invalida). Lei può bene intravvedere il suo stato d'animo diverso da quello di qualche anno fa, cioè prima dello studio dell'Esperanto; spesso ella era triste e pessimista.
 Noi dobbiamo sforzarci perché lei si converta al cattolicesimo, creda in Dio e si faccia pecorella del nostro Buon Pastore, il Signore Gesù Cristo.
[...]
 Durante l'UK a Rotterdam si terrà il Convegno Ecumenico. Il redattore di Dia Regno [rivista degli Esperantisti Protestanti] il Sig. J. van Keulen sperava che io andassi al Convegno per parlare della religione in Cina. Gli risposi che non potevo parlare in pubblico a voce, ma per iscritto sì. Perciò per qualche giorno ho scritto alcune note, portate in Europa dalla mia amica Alison M. Williams, che tornava a casa, poiché un grosso pacco di carta avrebbe causato difficoltà alla dogana. Se lei partecipasse al Convegno, forse potrebbe incontrarsi con il Sig. Keulen. Io desidero sapere se la mia relazione vi interessa.
[...]
Petro S. Kaiz



COMITATO CENTRALE U.E.C.I.
Presidente: Carlo Sarandrea, via A. Severo 73, 00145 ROMA, tel 06 - 542 ,44 15
Vicepresidente: Elisabetta Berardi Casagrande, via dello Sport 12, 40065 Pianoro BO, tel. 051 - 77 65 92; Komisiita pri UECI-grupoj
Segretario: Mauro Ortelli, via Medaglie d'Oro 45/A, 48018 Faenza RA, tel 0546 - 66 27 14
Cassiere: p. Duilio Magnani, vl. C. Zavagli 73, 47037 Rimini FO, tel 0541 -2 64 47; redaktoro de KS
Delegato Giovani: Paolo Lungo, via Rocca 73, 15020 Camino AL, tel 0142 - 66 92 43



Le nostre condoglianze Niaj kondolencoj

Una perdita grave, per il movimento esperantista, quella del prof. Gaudenzio Pisoni, deceduto in Novara il 10 luglio scorso. Presidente del Gruppo FEI di Novara, membro del Senato Accademico dell'Istituto Italiano di Esperanto, socio dell'UECI e componente della estraro dell'IKUE, validissimo traduttore in Esperanto (aveva vinto più volte il primo premio del concorso letterario della UEA e aveva pubblicato un volume di poesie del Belli), il prof. Pisoni ha operato in campo esperantista con passione e competenza grandi. Cristiano di fede autentica, uomo di profonda cultura e di forte sensibilità. Gaudenzio Pisoni ha goduto di larga stima tra gli esperantisti. I samideani, che conserveranno di lui duraturo ricordo, sono vicini alla figlia ed alla vedova, la dolce signora Maria, che ha sempre partecipato con affetto e devozione alla sua vita esperantista.




Proposte di aiuto
BONFARADO
 Diamo un elenco indicativo di libri religiosi e di riviste gradite e spesso richieste da esperantisti del Terzo Mondo, da fratelli di Paesi a dittatura comunista-atea dove sono proibite le pubblicazioni religiose, o da amici di altre religioni che desiderano conoscere il cristianesimo. Non potendo noi soddisfare a tutte le richieste, facciamo appello al contributo dei lettori e amici dell'Esperanto. Se richiesto, i benefattori potranno anche ricevere un Grazie dal beneficato.
La Biblio (L. 30.000) - La Nova Testamento (L10.000) - Franciscko el Asizo (L. 15.000) - Imitado de Kristo (L. 15.000) - La Dipatrino Parolas En Medjugorie (L 13.000) - Enkonduko al Ekumenaj Problemoj (L 10.000)
- Encicliche tradotte in Esperanto (L 7.000) - Abb. a Espero Katolika (L 20.000) Abb. a Ekumenismo (L. 10.000)
N.B.:
1) Le cifre indicate sono comprensive di costo e spedizione.
2) Sono gradite offerte libere per Borse di Studio:
- Evangelizado (evangelizzazione per mezzo dell'Esperanto: trasmissioni radio, servizi religiosi durante i congressi internazionali e plurinazionali, pubblicazioni varie, corrispondenza internazionale missionaria, ecc.)
- Resurekto (per seminarista, del Terzo Mondo)
- Pentekosto (per studente o studentessa del Terzo Mondo)
- Sankta Familio (per perseguitati politici, esiliati, rifugiati).
- Senmakula (per l'attività del centro IKUE a Roma)
3) Inviando le offerte a U.E.C.I. (ccp n. 11129475, viale C.Zavagli 73 - 47037 Rimini FO) si prega di specificare bene la causale.



GRAZIE - DANKON

UECI kaj IKUE profitas la okazon por renovigi sian dankon al la bonfarantoj. Il GRAZIE degli amici e dei fratelli che beneficeranno del vostro aiuto vi giungerà tramite la ricompensa del Signore. Come sempre diamo l'elenco delle offerte pervenute, anche per assicurare i benefattori del loro arrivo, tacendo però i nomi.
 Da Roma, L100.000; da Bologna, L.7.000; da Rimini L400.000 per 'Senmakula' e 'Sankta Fami-lio'; da Longiano L.120.000 e L.80.000 per studenti esteri e rifugiati della Tanzania; da Rimini L 120.000 per le IKUE-bonfaroj; da Torino L.100.000 per attività UECI; da Verona L.10.000 per lo studente colombiano; da Roma L1.000.000 per l'attività UECI; da Parma L.15.000 in memoria del defunto Paolo; da Roma L.1.000.000 per 'Pentekosto'.



 Ogni anno pervengono alla Segreteria pagamenti di quote poco chiari o non coerenti con la causale del versamento. Poiché la Segreteria non può sostenere le spese di corrispondenza per tutte le occasioni di dubbio, si prega di motivare con chiarezza tutti i versamenti sul ccp. dell'UECI, seguendo lo specchietto riportato sotto.

NOTA BENE: Katolika Sento viene inviato a tutti i soci UECI per diritto, tranne ai Soci Familiari. Chi desidera ricevere anche Espero Katolika, cerchi la quota nella colonna corrispondente. Ringraziamo fin d'ora coloro che fanno un'offerta per le opere caritative dell'IKUE e per l'UECI, pregandoli di specificare bene, nella causale del versamento, a favore di che cosa si fa l'offerta.

- Chi è socio si può abbonare a Dia Regno, organo di KELI (Esperantisti Protestanti), a metà tariffa, L.8.000.
- Inoltre può abbonare amici e conoscenti a Katolika Sento a L. 5.000 ciascuno.

Quota sociale senza EK con EK
Socio Ordinario
Socio Sostenitore
Socio Giovane (max 25 anni)
Socio Vitalizio
Socio Familiare
SO
SS
SG
SV
SF
14.000
42.000
7.000
280.000
7.000
SOE
SSE
SGE
SVE
---
32.000
96.000
16.000
640.000
----

Abbonamento a Katolika Sento
Abbonamento a Espero Katolika
Abbonamento a Ekumenismo
(organo di Tutmonda Esperanto Ligo)
L. 8.000
L. 8.000

L.10.000

- Per l'estero aggiungere L. 3.000 per le spese postali.
- Usare sempre e solo il ccp. n. 11129475 intestato a:
U.E.C.I.
vl. C. Zavagli, 73
47037 RIMINI FO