Periodico dell'UNIONE ESPERANTISTI CATTOLICI ITALIANI (UECI)
Nuova serie n.2-1987   MARZO - APRILE
"Per la promozione della fratellanza e della comprensione tra i vari popoli di diverse lingue" (Paolo VI)

Periodico bimestrale - Sped. in abb. post. gr. IV 70% - Autorizz. della Curia Vescovile di Rimini n. 1484 del 20/12/1984 - Direttore respons.: Don Duilio Magnani - Redazione e Amministrazione, segreteria generale UECI: Via C. Zavagli, 73 - 47037 Rimini - Tel.(0541)26447 - c/c/p n. 11129475 - Stampa Tipolito Ramberti

Enhavo:




La Rivista Internazionale

ESPERO KATOLIKA

JPII

 L'unica rivista cattolica a livello internazionale nel mondo esperantista, in gran parte laicista, è quella dell'IKUE (cfr. KS n.1/87), e cioè degli esperantisti cattolici. Giacché l'Evangelizzazione è il nostro principale scopo, la rivista Espero Katolika è un po' la luce nelle tenebre e il sale per il mondo.
Nata nel 1903, è quindi apparsa fra le prime riviste in esperanto e vanta la vita più lunga fra esse: 84 anni!
Non ha avuto una vita facile, sia per i regimi totalitari che ha dovuto affrontare, sia perché, come redazione, ha dovuto vagare attraverso tutta Europa. Ora la sua sede naturale è a Roma Via Fr. Berni, 9 ed è diretta dal Sac. Battista Prof. Ca-dei e dal Dr. Antonio Prof. De Salvo, Giudice alla Corte di Conti.
Quanto bene faccia anche oggi Espero Katolika lo prova quanto segue:

Lettera Dalla CINA

 Gent.mo Sac. Battista, prima di tutto gradisca i miei auguri: Dio la benedica e sia sempre con Dio!
 Mi perdoni il disturbo. Lei non mi conosce, ma io conosco il suo nome famoso già da tanto tempo, perché io sono amico dei cattolici. Due anni fa ho studiato l'Esperanto nel collegio-Esperanto di Ahnhui. Il mio caro insegnante Pietro S. Kaiz (cfr. KS n. 1/86), cattolico, spesso parlava di cattolicesimo e mi conduceva alla chiesa di domenica.
 L'ho ammirato per la sua dedizione al movimento esperantista cattolico, tanto che volentieri mi farei cattolico come lui. Mi ha prestato di tanto in tanto la rivista Espero Katolika e leggendola ho appreso utilissime lezioni e molte informazioni sulla religione.
 Credo in Dio, leggo la Santa Bibbia come preghiera tutti i giorni e faccio visita alla chiesa della mia città Ehanjiang. Penso che il Signore Gesù sia venuto al mondo per salvare i peccatori. Le cattiverie mi attraggono ingannandomi e la vita misera mi spinge a sbagliare. Ma io assolutamente non voglio percorrere la strada dell'errore. Prego che Dio mi guidi sulla via della giustizia.
 Espero Katolika mi piace molto, giacché mi può insegnare come vivere alla maniera cattolica.
 Purtroppo però io non posso pagare l'abbonamento poiché sono senza lavoro ed anche... paralizzato... (...).
 Sarebbe facile per me guadagnare denaro disonestamente, ma io non voglio peccare. Oh giusto! Chi mi vuole aiutare a salvarmi?... (...). Chi mi volesse regalare l'abbonamento a 'E-spero Katolika' di certo donerebbe a me, disperato, la speranza cristiana. La rivista è la Parola di Dio ed è lo strumento con quale informarmi su ciò che debbo fare... (...).
Wu Weiguog

Cecoslovacchia

 Dal Tribunale regionale di Ostrava, il 6 novembre 1986, l'esperantista cattolico Frantisek Adamik, lavoratore, di Prerov, è stato condannato a due anni di carcere senza la condizionale per 'il delitto di tentato sovvertimento della Repubblica'. In che consiste questo tentativo delittuoso?
 Solo questo: ciclostilare e distribuire stampa religiosa... compresa la nostra rivista Espero Katolika!
 E tutto ciò in barba ai Diritti dell'Uomo e ai Patti di Helsinki! Il sig. Frantisek si è appellato al Tribunale Superiore e, stando alle ultime informazioni ricevute, dovrebbe essere stato rigiudicato il 16 febbraio 1987. Con quel esito?!... Troppo presto per saperlo! Vi informeremo.
 Già negli anni passati, un altro nostro amico esperantista, colpevole di aver fatto celebrare una S. Messa in un campeggio per esperantisti, alle 5 del mattino, senza il permesso dell'autorità competente, era stato condannato, ma senza essere incarcerato. Allora ci fu una grande protesta, con l'intervento di Amnesty International, di politici e di massmedia. Questa volta non sappiamo se sia meglio tacere!... Stiamo aspettando le indicazioni di fratelli esperti di... oltre cortina!
 Si sappia comunque che l'Ikue in Cecoslovacchia, e quindi anche la nostra rivista Espero Katolika è 'fuori legge'. Perché?... Solo perché Dio è fuori legge per i governanti marxisti-leninìsti cecoslovacchi. Non s'arrendono all'evidenza dei fatti!
 Il pretesto fu che l'allora rappresentante dell'lkue Cecoslovacca, ora defunto, aveva pubblicato un ciclostilato con in prima pagina una Croce!
 Altro sono le parole di propaganda, altro sono i fatti!

È aperta la Campagna Abbonamenti 1987
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È fatta sempre per i più poveri

 È sempre fatta per i più poveri. Anche la politica linguistica è contro i poveri! Non l'ha mia detto nessuno? Lo diciamo noi per primi e lo proviamo.
 Il Lussemburgo, la cui lingua ufficiate dal primo gennaio 1984 è la lingua 'lussemburghese' e dove il francese è il più parlato mentre il tedesco è il più scritto, è diventato un Paese difficilissimo per i rifugiati, per i lavoratori, per gli esiliati. Tutte le varie categorie di immigrati, dunque i più poveri, sono da sempre e in ogni luogo, i più colpiti dal problema linguistico e culturale. In particolare lo sono in Lussemburgo.
 Il bollettino dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (AKUNR), appunto dal tìtolo I Rifugiati, al n. 31 del luglio 1986, parla proprio del problema linguistico dei Rifugiati nel Lussemburgo con un articolo di ben tre pagine.
 Certo, la lingua 'lussemburghese' giustamente è lo strumento di riconoscimento, così come per qualsiasi altro popolo o gruppo etnico, della propria identità nazionale. Esso è parlato anche nelle scuole,, dove al contrario il materiale scolastico è ancora in lingua tedesca prevalentemente e poi in lingua francese.
 Per i bambini dei rifugiati la «situazione è drammatica: essi debbono studiare contemporaneamente tre lingue per seguire il sistema scolastico». Non sono forse i più poveri, e i figli dei più poveri, a fare le spese?
 L'imposizione di una lingua, anche se per necessità di lavoro e di esistenza, è ingiusta. È contraria alla dignità dell'Uomo avendo ciascuno il sacrosanto diritto alle libertà fondamentali di cui parla esplicitamente l'articolo 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Nessun tipo di 'schiavitù' è ammessa (art. 4 della medesima), neppure quella molto più perfida che si chiama 'colonizzazione linguistico-culturale'. Lo stato di necessità, cioè di lavoro o l'asilo politico libera solo momentaneamente lo Stato ospite da questa responsabilità e a condizione che avvii un processo di soluzione del problema, oggi possibile, con l'orientarsi ed orientare gli altri Stati (vedi Risoluzione dell'Unesco, Sofia 1985) ad adottare la sola lingua internazionale e neutrale esistente quale è l'Esperanto.
 È una battaglia che soprattutto chi è chiamato per vocazione (Pontificia Commissione «Justizia et Pax» Scalabriniani, Pontificia Commissione per la pastorale delle migrazioni del turismo, Pontificia Commissione per le Comunicazioni sociali, il Pontificio Consiglio dei Laici, Le Caritas internazionali e Diocesane, le Associazioni Cattoliche per i lavoratori ecc) o per professione (Sindacati, Associazioni varie dei Lavoratori, Associazioni per i diritti degli studenti esteri ecc), debbono in coscienza iniziare e portare a compimento.
 I più poveri, e quella culturale-linguistica è una delle più gravi povertà del nostro tempo, hanno diritto di liberarsi da questa sottile e moderna colonizzazione.
D.D.M.



Il computer e l'Esperanto

Il quotidiano inglese The Guardian ha pubblicato un articolo intitolato «Perché i computer imparano l'esperanto». Proponiamo ai lettori una mini intervista su questo argomento.

Che cos'è la DLT?
 «DLT» corrisponde in Inglese a 'Distributed Language Translation» e in esperanto a «Distribuita Lingvo-Tradukado» (Traduzione Linguistica distribuita)...
 Si tratta di un progetto di traduzione automatica, cioè per mezzo di computer, e sarà possibile in ogni luogo. Prima di tutto, presso il mandante o lo stesso autore del testo, avverrà la traduzione dalla lingua originale in esperanto, o meglio un esperanto modificato e in una forma più rigida. Poi, presso il ricevente, che potrebbe trovarsi in qualsiasi parte del mondo, avverrà la seconda parte del procedimento: la traduzione automatica dall'Esperanto nella lingua voluta».

Ma questo non potrebbe essere pericoloso per l'unità della lingua esperanto'?
 «È importante capire che col progetto DLT l'esperanto ha un ruolo solo interno al sistema computerizzato. Quell'esperanto modificato è 'invisibile' sia per il mandate del testo che per il ricevente. Normalmente solo gli specialisti del DLT si occuperanno di questo esperanto adattato al computer. Perciò esso non avrà alcuni influsso sull'Esperanto normale».

 Chi è il responsabile del DLT?
 «Esso è un progetto elaborato per iniziativa della Ditta Commerciale olandese BSO e sostenuto finanziariamente dallo Stato olandese. In Olanda a Utrecht momentaneamente lavorano circa 12 persone attorno a questo progetto, logicamente assieme a degli esperantisti, ma questo gruppo di professionisti è destinato a crescere. In effetti la Ditta BSO proprio in questi giorni ha lanciato un appello per avere collaboratori di madre lingua francese e nel contempo buoni esperantisti. Annunciarsi a BSO / Research, C.P. C.P. 8348, NL-3503 RH Utrecht».

 Quando si possono avere dei risultati?
«Secondo la BSO, la prima dimostrazione dovrebbe avvenire nel gennaio 1988».

(Vicator Sadler - HdE 12/86)






Bilancio preventivo dell'UNESCO

 Proprio per la Risoluzione 23 C/1.11 dell'Unesco votata a Sofia i'8 Novembre 1985 (cfr. KS n.2/86) sul centenario dell'Esperanto 1887/1987, detta celebrazione appare anche nel Bilancio Preventivo dell'Unesco per il biennio 1986-1987 all'11° capitolo dal titolo 'Cultura e futuro'.
 La somma prevista per attuare il programma dell'11° capitolo è del 14,7 per cento di tutta la somma prevista dal Bilancio Preventivo e cioè 307.223.000 dollari. Tuttavia nei dettagli la grande parte è destinata alla conservazione, alla trascrizione e alla pubblicazione di vocabolari di lingue minori, specialmente africane, dell'America latina, del pacifico, delle lingue celtiche e del Polo Nord.
 Da ciò si deduce che non ci si deve aspettare che l'Unesco organizzi qualcosa di importante per celebrare il centenario dell'Esperanto, lasciando detto compito allo stesso movimento esperantista.
Tuttavia ci sembra giusto mettere in evidenza le spese che l'Unesco prevede di sostenere per i cosi detti 'servizi alle conferenze'.
 Dal Bilancio Preventivo che consta di oltre 650 pagine, solo per il biennio 86-87 si spenderà il 17,4 per cento di tutta la somma preventivata sopra citata e, si noti bene, di questa ben il 67,1 per cento dovrà servire a pagare le traduzione, gli interpreti. In concreto per i servizi linguistici l'Unesco ha previsto di spendere in soli due anni 35 milioni 820 mila dollari! Pari a 25 miliardi e 100 milioni di lire!?!...
 Inoltre si prevede un più vasto uso della lingua araba e russa in modo da renderle più alla pari con il livello raggiunto dalla lingua francese e inglese. Si cercherà ancora di rendere più giusta la distribuzione geografica delle conferenze e di aumentare il salario in proporzione sia della padronanza della lingua sia per il numero delle lingue conosciute.
 Quanto costerà tutto il servizio linguistico della sola Unesco non è quindi possibile saperlo neppure con il Bilancio Preventivo.
(Un kaj NI n.43).


BONAN PASKON!



Notizie dal Mondo


■ FORMOSA
 Questa foto inviataci dal Rev.do Marco Uang Bu-Jung, autore del vocabolario cinese-esperanto, Sacerdote diocesano di Taiwan, mostra la prima macchina da scrivere al mondo con caratteri proprio dell'esperanto. Lo si può ben notare dalle lettere Ĝ, Ŝ, Ĉ che sono particolari dell'alfabeto della lingua internazionale.

■ BRASILE
 Da gennaio in poi il giornale brasiliano «Espao Democratico» di Rio de Janeiro pubblica regolarmente ogni settimana una rubrica di due colonne sull'esperanto.

■ BRASILE
 Il 17 giugno scorso il prof. Josè Passini, docente di esperanto e d'italiano nell'Università federale di Juiz-de-Fora, ha difeso la sua tesi «Descrizione dell'Esperanto» presso l'Università federale di Rio de Janeiro. È divenuto dottore in linguistica con votazione massima. Nel primo capitolo della sua tesi egli tocca la comunicazione internazionale, poi passa a trattare della traduzione, specie presso gli organismi come l'Unesco, la Croce Rossa,, il Parlamento Europeo, ecc. Analizza anche le lingue per metà rifatte finendo la tesi comparando l'Esperanto con l'inglese, portoghese, francese e italiano.
La settimana seguente anche il prof. Geraldo Mattos, dottore in lingua portoghese e docente di Esperanto e di Linguistica presso l'Università federale di Parano, ha presentato al Dipartimento di Linguistica della stessa università la tesi: «Discussione sulla polemica relativa ai participi in Esperanto» {190 pagine). È divenuto così professore titolare di Linguistica.

■ TANZANIA
 Il gruppo esperantista 'Maendeleo' è un vero fenomeno. Dei rifugiati dello Zaire, nel campo per rifugiati di Kigwa, Tanzania, in gruppo si sono interessati all'Esperanto e l'hanno studiato organizzandosi da soli i corsi in questo modo. Due o tre hanno fatto un corso per corrispondenza in francese, gli altri l'hanno poi studiato da questi. Meritano davvero di essere aiutati, mentre il loro contagio ha 'infettato' il circondario. In effetti anche a Tabora, 27 Km. da Kigwa, anche dei tanzaniani hanno partecipato alle lezioni fatte in inglese e in suahilese. Per chi li vuoi aiutare con l'incoraggiamento, con la corrispondenza eccone l'indirizzo: Maendeleo Esperanto-Klubo, P.O. Box 1065, Tabora Tanzania.

■ UNGHERIA
 La Biblioteca Nazionale Ungherese di Budapest ha deciso di partecipare ai festeggiamenti del Centenario dell'Esperanto (1887-1987) organizzando una esposizione di libri in lingua internazionale intitolata «La Vojo de Esperanto libro en Hungario» (La strada del libro di esperanto in Ungheria) nel quadro del Festival primaverile di Budapest. Verranno allestiti tre grandi saloni nella stessa sede della Biblioteca. Vi sarà esposta in particolare la collezione di libri di Karolu Faiszi la cui collezione di opere in esperanto raggiunge le 20.000 unità fra le quali più di 7.000 libri e 3.000 raccolte annuali di riviste rilegate. Certamente verranno esposte anche le rarità in possesso della Biblioteca Nazionale Ungherese relative ai progetti di lingua precedenti alla proposta esperanto.

■ CINA
 L'Università cinese del Tessile a Shanghai, la più grande città della Cina, ha istituito un corso libero di esperanto. Essa è la quarta scuola superiore di Shanghai in cui è insegnato come materia facoltativa dopo l'Università per Insegnanti della Cina Orientale, l'Istituto di Lingue Straniere di Shanghai e l'Università di Fudan.
 Gli studenti delle diverse facoltà della detta Università sono stati molto interessati dall'informazione. Si sono prenotati più di 800 studenti. Il corso è iniziato già dal marzo scorso con la presenza di oltre 50 persone come primo gruppo di studenti ammessi dopo un esame di selezione. Secondo il programma ci sono 38 ore di studio per il primo semestre, con due ore settimanali. (EPĈ 8/86).




I lettori scrivono
La legantoj skribas


 1 - La signora Anita Althen (Trieste): «Kun granda intereso mi legas Katolika Sento-n kiun vi afable sendas al mi dum preskaŭ unu faro. Mi nun abonas ĝin 'oficiale'. El ĝi oni povas ĉerpi multajn konendajn faktojn. Mia, pormomente, etakolekto aperos eĉ en la ekspozico pri Esperanto, kiun mi starigos venontjare (1987, n.d.red.)».
 2 - Padre Mario Rossi (Intra): «Notizie e prospettive interessanti: chissà che qualcheduno si decida a studiare l'esperanto. Auguri e se puoi vieni a trovarci».
 3 - Padre Tullio Bertoldi (Zevio-VR): «...Ti ringrazio dell'invio di Katolika Sento; non intendo abbonarmi, ma il foglio verde mi è gradito e ne faccio propaganda, sostenendo il tuo coraggioso impegno di unità e di pace, sostenendo con tenacia romagnola la compagna di lingua internazionale.. Condivido il programma e i vantaggi di questa compagna che tu senti e inculchi con vera convinzione...».
 4 - Pastro Battista Prof. Cadei (Radio Vatikana, E-redaktoro): «Mi gratulas kaj dankas pro la regula sendado de KS al kiu mi deziras ĉion bonan en la baldaŭa Jubilea Jaro».
5 - Gian Marco Rossetti (Ancona): «Lavorando al Meeting per l'Amicizia tra i popoli sono venuto a contatto con l'Ueci semplicemente perché incuriosito dallo stand degli esperantisti cattolici. Devo dire che rimasi veramente colpito dall'utilità di questa lingua, tanto è vero che firmai un qualcosa, che non ricordo, a favore dell'Ueci.
 Ora vi ringrazio di avermi inviato un numero di Ks che mi ha richiamato alla memoria l'importanza dell'incontro che feci in agosto. Desidererei però che mi indicaste dei libri con cui studiare l'esperanto e degli indirizzi di persone a cui scrivere, possibilmente miei coetanei, cioè 16enni. Nel frattempo invio su ccp la somma di lire 6.500 come socio giovane dell'Ueci. Nell'attesa di poter leggere su KS anche nella parte in esperanto, vi porgo cordiali saluti».



Informazioni
Informoj

 * La Italia Esperantista Junularo (La Gioventù esperantista italiana) informa che l'11° Festival Internazionale della Gioventù Esperantista si svolgerà a Torino dal 15 al 21 aprile 1987 sul tema: «La Società moderna fra magia e tecnologia». Ulteriori informazioni e adesioni: Francesco Amerio, V. Volante 16, 10133 Torino.
* La Federazione Esperantista Italiana (Via Villoresi 38, 20145 Milano) rende noto che il prossimo Congresso Italiano di Esperanto si terrà a Pisa agli inizi del prossimo settembre.
* Corsi di Esperanto:
- Per chi si trova nella zona di Milano avvertiamo che presso il Centro Esperantista Cattolico (Via S. Antonio 12, Milano - Tel. 8350857) si svolgono corsi di Esperanto di primo, secondo e terzo grado.
- Gruppo-Ueci di Roma (Via Fr. Berni, 9 - Roma, tel. 7588388) ha annunciato anche tramite giornali l'inizio di Corsi di Esperanto di primo e secondo grado presso il Pontificio Istituto di Studi Orientali, in Piazza S. Maria Maggiore.
- Anche il Gruppo esperantista di Rimini, si riunisce ogni lunedì sera alle ore 20,30 per l'organizzazione, mentre il mercoledì sera alla stessa ora svolge Corsi di Esperanto di primo e secondo grado. Quello di terzo grado si sta organizzando. Il gruppo si riunisce in Viale C. Zavagli 73, tel. 26447.
* Muzilo, coro di Varsavia
II coro esperantista polacco 'Muzilo' farà una turnee in Italia nella prima quindicina di Settembre p.v. Tappa obbligatoria, in un certo senso, è Rimini per ringraziare gli iniziatori e i collaboratori della spedizione dei pacchi alle famiglie esperantiste polacche e dei Tir con vestiti usati e alimentari. Domenica 5 settembre saranno presso la Parrocchia di D. Magnani, ove canteranno durante una S. Messa di Ringraziamento e nel locale Cinema Espero, mentre sabato 4 settembre terranno una serata di canti folkloristici polacchi e.... internazionali a Savignano sul R. (FO). Per informazioni rivolgersi al Prof. Mario Sola (Via Brighenzio 7, 113100 - Vercelli CN) presidente del Gruppo UECI locale.
* Suno kaj Maro
 Turismo con l'esperanto' è lo slogan della prima agenzia turistica italiana che lavora anche usando l'esperanto. Si chiama «Suno kaj Maro" (Ripa Ticinese, 43 - 43143 Milano, tel. 02/8397573 dal lunedì al venerdì ore 17-19).
 In occasione del 72° Congresso Universale di Esperanto a Varsavia (dal 25/7 al 1/8 1987) si sta organizzando un viaggio, in aereo e in pullman a scelta. Ai primi di marzo è possibile avere il programma dettagliato bilingue Italiano-esperanto.
 Altre piste: Amsterdam (16-21 aprile, lire 370.000, Parigi (stessa data, lire 360.000), Praga (stessa data, lire 335.000).



Dankon!
Grazie

 * Apollinari Maria (Roncofreddo -FO), ha inviato lire 5.000 per i seminaristi del Terzo Mondo (Borsa di studio Resurekto).
 * Canevarolo Elsa (Vicenza) ha inviato la sua offerta per la Misiistoj e quindi per il fonduso 'Evangelizado'.
 * Massanti (Milano) ha inviato un pacco dì occhiali usati per il Terzo Mondo. Bene, però sarebbe un'operazione più celebre se si inviassero direttamenteee o al M.A.C., c/o Cosnadi, Piazza Vesuvio 19, 20144 - Milano, oppure a New Look, Padre Jos Kramers, via della Nocetta, 111 - 00164 - Roma.
 * Maroso Arcangela (Marostica) ha ricordato anche i missionari inviando per loro l'offerta di lire 10.000, oltre che aver inviato a suo tempo occhiali usati.
 * Il Centro Missionario della Parrocchia di Roncofreddo, tramite la propria rappresentante sig.ra Maria Apollinari, ci ha fatto pervenire la generosa offerta di lire 100.000, assieme al materiale raccolto, per la Bonfarado-Caritas dell'Ueci.
* Mons. Amedeo Polverelli (Via Bonsi, 18 - 47037 - Rimini - FO) ha ben compreso la nostra 'missione' e ci ha fatto avere la somma di 2.500.000 lire con il seguente biglietto: «Per l'U.E.C.I. e opere annesse in occasione dell'Anno Mariano, dell'Anno Giubilare dell'Esperanto e del mio 60mo di Sacerdozio. Lire 500.000 a D. Duilio Magnani per la celebrazione di 5 S. Messe per le persone che mi hanno aiutato a raggiungere la somma di lire 2.000.000 per l'UECI e opere annesse».
 Senza dubbio m'impegno a celebrare le 5 S. Messe secondo l'espressa intenzione di Monsignore, ma le 500.000 di offerta rimangono per la Bonfarado-Caritas dell'Ueci assieme ai 2 milioni. Questo è il mio personale e pubblico dankon a Monsignore, uno dei più grandi Amici dell'Esperanto in Diocesi di Rimini e in Italia. Ma penso che tutti gli Ueci-anoj, in particolare confratelli, abbiano ad esprimere il loro Grazie inviando un biglietto di sssaluto di augurio in occasione del Diamanta Pastriĝa Jubileo (cfr. n. 5 di KS a pagina 3) che Mons. Polverelli celebrerà appunto il 2 Aprile p.v..




All'UECI possono iscriversi gli esperantisti cattolici italiani, i simpatizzanti e i benemeriti, ossia gli «Amici dell'Esperanto».
L'UECI è la filiale italiana dell'IKUE (Internacia Katolika Unuiĝo Esperantista - Unione Esperantista Cattolica Internazionale - Via Fr. Berni, 9 - 00185 Roma). Pertanto ogni esperantista socio dell'UECI è automaticamente anche socio dell'IKUE e viceversa.
All'UECI si può aderire singolarmente o tramite il gruppo locale il quale, per le sole quote associative e non per i semplici abbonati, può trattenere lire 2000 per la vita di gruppo

SOCIO «UECI»

Ordinario con KS L. 13.000 - Sostenitore con KS L. 35.000 - Socio a vita con KS L. 250.000 - Familiare senza KS L. 6.000

SOCIO «IKUE»

Ordinario (MA) con EK L. 22.000 - Sostenitore (MS) con EK L. 45.000 - Socio a vita (DM) con EK L. 450.000 - Familiare senza EK L. 6.000
  1. Il solo abbonamento a Katolika Sento (KS) è di L. 7.500 mentre a Espero Katolika (EK) è di L. 16.000.
  2. Per i giovani (21 anni) la sola quota dì Socio Ordinario è dimezzata sia per l'Ueci che per l'Ikue.
  3. I Soci dell'lkue possono abbonarsi tramite la nostra segreteria al bollettino "Dia Regno» dei KELI (esperantisti protestanti) a sole L. 7.000 (metà tariffa) e ciò per favorire l'ecumenismo.
  4. Il Socio Ordinario dell'Ueci, a scopo di propaganda, ha diritto di abbonare amici e conoscenti a KS versando solo L 5.000 per ogni indirizzo.
  5. Per abbonamento all'estero aggiungere L. 2.500 per ciascun indirizzo.
  6. Per la corrispondenza si prega di unire il francobollo per la risposta. Grazie.
  7. Usare sempre e solo il C/C/P n. 11129475 intestato U.E.C.I. - Viale C. Zavagli, 73 - 47037 Rimini.