Periodico dell'UNIONE ESPERANTISTI CATTOLICI ITALIANI (UECI)
Nuova serie n. 4 — 1986   LUGLIO — AGOSTO
"Per la promozione della fratellanza e della comprensione tra i vari popoli di diverse lingue" (Paolo VI)

Periodico bimestrale - Sped. in abb. post. gr. IV 70% -Autorizz. della Curia Vescovile di Rimini n. 1484 del 20/12/1984 - Direttore respons.: Don Duilio Magnani - Redazione e Amministrazione, segreteria generale UECI: Via C. Zavagli, 73 - 47037 Rimini - Tel.(0541)26447 - c/c/p n. 11129475 – Stampa Tipolito Ramberti

Enhavo:



I Congressi Esperantisti senza cuffie, nè interpreti

  Non è possibile elencare tutti i congressi e convegni esperantisti che in ogni anno e in tutte le stagioni si svolgono nei cinque continenti. Sottolineo solo alcune caratteristiche e attiriamo l'attenzione del lettore su due congressi: quello nazionale italiano a Bologna e quello internazionale a Pekino.

  Gli organizzatori dei congressi esperantisti, anche di quelli nazionali perché vi sono presenti sempre degli stranieri, non hanno mai in preventivo spese di traduzioni, di interpreti, di noleggio cabine per la traduzione simultanea e cose simili. Sono fior di milioni risparmiati, tempo meglio utilizzato, confusione e distorsione eliminate, migliore ascolto, perfetta sintonia fra l'oratore e il pubblico. Quante volte chi usa la cuffia vede un uomo gesticolare, ma ode una voce femminile!... Avete mai sentito che pena fa il dialogo successivo alla conferenza quando chi obbietta parla una lingua che non sa, e il relatore parla la propria alla perfezione?

  Ad es. al Meeting per l'Amicizia dei Popoli di Rimini si spendono ogni anno dai 20 ai 30 milioni per... capirsi così male! Non lo diciamo per criticare, ma solo per indicare una strada che, col tempo, potrebbe essere percorribile da tutti.

  Una seconda caratteristica dei congressi esperantisti è la Fratellanza. Mussulmani, cattolici, ebrei, asiatici, africani, islandesi, comunisti, democristiani, è tutta una famiglia. Si scherza, si ride, si va al caffè, alla conferenza, al teatro, mille volti, mille lingue e culture, ma 'unu granda rondo familia' canta Zamenhof nel suo inno 'La espero'.

  Non è tutto questo una sfida al mondo moderno disgregato? Non è anche una sfida alla tecnologia moderna?... Tutto è buono quando serve meglio l'Uomo! Perché allora rifiutare l'Esperanto?.…



  A partire dal 1905, quando a Boulogne-sur-Mer (Francia) ci fu il primo congresso di esperanto, fatte salve le due parentisi delle due guerre mondiali durante le quali ovviamente non è stato possibile alcun congresso, si sono succeduti senza tregue 70 congressi internazionali di Esperanto, tenuti in città e continenti sempre diversi. Se al primo congresso c'erano 688 presenze, si è giunti a punte di 5.000 congressisti di 50 e più nazioni. Facciamo notare che la rete dei Delegati del movimento esperantista abbraccia ora 71 nazioni. La Cina è un paese che attira e certamente molti saranno i partecipanti ufficiali. Ad essi poi si unirà la... moltitudine degli esperantisti cinesi....

  Tanto per avere un'idea di come funziona un congresso internazionale esperantista, diamo alcune indicazioni di programma per quello di Pechino.

Presidente del Comitato d'onore: il primo ambasciatore cinese all'ONU sig Huang Hua.

Tema del Congresso: 'Intercomprensione, pace ed evoluzione' trattato dal giapponese prof. Umeda Yosimi

Inaugurazione: nel grandioso Teatro della Cina', mentre il banchetto ufficiale sarà nella 'Popola Halo' Salone del Popolo, capace di 10.000 posti.

L'Università Internazionale Congressuale (IKU): è alla sua 39a edizione ed avrà per Rettore il prof. Ye Junjian (Cina). Sono previste 10 conferenze di esperti come Chen Yuan, e Chou lo e Li Shijun (cinesi), D. Deneva (Bulgaria), Kawamura Sin'itiró (Giappone), L. Kordylewski (Polonia), E.J. Lieberman (USA), J.M. Mabesoone (Brasile) ecc.

Serate artistiche: logicamente di sapore cinese, ma anche con spettacoli di fama internazionale come 'Silka Vojo' (La via di seta).

Escursioni: alla Grande Muraglia, alle più famose città della Cina, ecc. E come momento di relax non mancherà anche la lezione gratuita di 'ginnastica cinese'. Essa sarà fatta nell'hotel Amikeco (Amicizia) e la guiderà il famoso Liu Ling.

  Provare per Credere! Anche se non sai l'esperanto, potrebbe essere una buona occasione per verificare il partecipare ad un congresso internazionale in compagnia di esperantisti italiani che ti potranno fare da guida. Pensaci, caro lettore. Nel 1987 il congresso internazionale sarà a Varsavia, la culla dell'esperanto, per celebrare il centenario.

  Scrivici.


A Bologna il Congresso Nazionale

Tema: Esperanto: una via alla Pace / Vojo al la Paco'. Questo tema perché gli esperantisti non sono disincarnati dal loro tempo, non vivono nel ghetto o fanno gli hobbisti, ma sono attivi e partecipi della vita sociale. Questo tema è quindi un aggancio forte all'Anno Internazionale della pace proclamato dall'ONU, l'anno in corso. È stato scelto il simbolo della colomba, con l'aggiunta stilizzata delle due torri di Bologna, più, ovviamente, la stella verde dell'Esperanto. Il progetto grafico è di Davide Amadei.

Luogo: — Palazzo d'Accursio (Comune), piazza Maggiore 6; tutto il 30 agosto

Casa dell'Angelo, via S. Ma-molo 24; gli altri giorni del congresso

Programma del Congresso

Venerdì 29 agosto: — pomeriggio: arrivo dei congressisti — h. 17,00 apertura della mostra 'Hiroshima, Nagasaki' — h. 21,00 Interkona vespero.

Sabato 30 agosto: h. 10,00 inaugurazione ufficiale (Palazzo d'Accursio) — h. 15,00 conferenze sul tema del Congresso e riunione del Comitato Interpartitico sul problema linguistico europeo.

Domenica 31 agosto: — h. 9,00 gruppi di studio sul tema del Congresso — h. 15,00 Assemblea della Federazione Esperantista Italiana (FEI) — h. 19,00 S. Messa in esperanto nella Basilica della SS. An-nunziata (Via S. Mamolo 2) a cura dell U.E.C.I.. È previsto il saluto di Sua Eminenza il Card. Giacomo Biffi, Arcivescovo di Bologna. — h. 21,00 concerto di Anna Kìss e del Core 'Leone'.

Lunedì 1 settembre: dalle 9,00 alle 15,00 funziona il servizio postale per il timbro del Congresso. — h. 9,00 Continuazione dell'assemblea FEI. — h. 15,00 Gruppi di lavoro. — h. 21,00 Serata artistica con Concetta Salerno (declamazioni di poemi) e con Patrizia Troncossi (canzoni in esperanto).

  Martedì 2 settembre: — h. 9,00 Continuazione dei Gruppi di lavoro — (Riunione dell UECI: riorganizzazione dell'UECI e dei suoi gruppi, Bonfaro, lavoro a livello diocesano, redazione di KS, situazione finanziaria ecc). — h. 15,00 Partenza per Marzabotto. — h. 21,00 Serata danzante.

Martedì 3 settembre: h. 9.00 Conclusione e chiusura del Congresso. — h. 14,00 Partenza per Modena e ricevimento del Sindaco — in serata ritorno a Bologna.

Il dopo Congresso

Giovedì 4 settembre: h. 8,30

Partenza per Faenza e visita al Museo Internazionale delle ceramiche; proseguimento per Ravenna; pranzo e visita alla città; pernottamento.

Venerdì 5 settembre: h. 8,30 Partenza per San Marino, visita e pranzo. — h. 18,00 Ritorno a Bologna.


Pagina europea — Eŭropa paĝo



O. Palme e l'esperanto

Nonostante le continue novità sulla violenza nel mondo, l'omicidio del Primo Ministro svedese, Olof Palme, fu da solo scioccante, perché lui dedicò molto della sua vita per far progredire la pace nel mondo.

  Palme non era esperantista, ma sinceramente si interessò del movimento esperantista. Fu membro del Comitato d'Onore del 65° Congresso Universale d'Esperanto (1980) a Stoccolma. Nel 1976 al Congresso dell'Associazione Esperantista mondiale SAT in Guttemberg scrisse così:

  «Non ho mai visto un Convegno sul tema «Movimento Lavoratori Svedesi ed Esperanto». Probabilmente è introvabile una tale descrizione, ma sarebbe interessantissimo avere una spiegazione sul legame tra sete per l'istruzione, impegno internazionale e studio dell'Esperanto.

  Personalmente sono convinto che esista un tale legame. Credo, per esempio, che nel movimento operaio svedese fra gli anni 20 e 30 l'interesse internazionale aveva destato tali questioni, come la guerra interna spagnola, i contributi internazionali di Brating, insieme con lo studio dell'Esperanto ed i contatti che ne seguiranno. Dunque credo che il Movimento Esperanto ha messo parte della base dell'interesse internazionale che oggi si trova nel movimento operaio. Perciò è talmente evidente che il Movimento-Esperanto con ragionevole consapevolezza può affermare che esso anche per l'avvenire avrà un compito essenziale nel progresso della comprensione internazionale e della collaborazione.

  Il 27 agosto s.a. Palme rispose all'appello della Società Esperantista di Jokohama (Giappone) sulla minaccia nucleare: «Nessun compito politico oggi e più importante di questa lotta: proteggere il nostro mondo per i nostri posteri».

  Nella sua prefazione alla traduzione in Esperanto dell'opera «Aniaro» dello svedese Harry Martinson, premio Nobel, Palme scrisse cosi: «Molti dei problemi che oggi l'umanità affronta, li può risolvere solo nella solidarietà e nella collaborazione internazionale».

(Esperanto n. 4/86)



Problema linguistico europeo

Comitato interpartitico

  II 6 marzo è sorto a Roma il Comitato interpartitico per il Problema Linguistico Europeo. Ad esso partecipano con ufficiali rappresentanti il Partito della Democrazia Cristiana (Dc), Partito Liberale Italiano (Pli), Partito Socialista Democratico (Psdi), Partito Socialista Italiano (Psi).

  L'antistoria del Comitato è che, a seguito di articoli del Dott. Alberto Menabene sul problema linguistico europeo, pubblicati sul giornale del Psi, la organizzazione ferrovieri per attività dopolavoro in Roma, di cui Menabene è il responsabile esperantista, ha organizzato nell'ottobre 1984 un dibattito tra gli europarlamentari del centroitalia.

  Dopo ciò la detta Associazione ferrovieri propose a tutti i partiti italiani l'istituzione di un comitato interpartitico per affrontare il problema sia in Italia sia all'estero.

  Nell'ottobre 1985 la sezione romana dell'Associazione Europea dei ferrovieri (AEC) ha organizzato un pubblico dibattito sul tema «Una Lingua per l'Europa» tra il dott. Antonucci, da parte inglese, ed il Dott. Menabene.

  Parteciparono all'incontro di fondazione del nuovo Comitato Interpartitico per il Problema della Lingua Europea, che si svolse presso il gruppo socialista della Camera dei Deputati, l'on. Angelo Cresco (presidente) per il Psi, il Prof. Antonio Gurnari (cassiere) per il Psdi, l'on. Sergio Ercini per la Dc, il Dott. Salvatore Quarzo per il Pli, il Dott. Alberto Menabene (segretario). Essi decisero di invitare a partecipare al Comitato tutti gli altri partiti, di appoggiare la proposta di legge n. 2063 per l'introduzione dell'insegnamento dell'Esperanto nelle scuole italiane, e di proporre a tutti gli esperantisti italiani un Convegno comune e generale per accordarsi su un'azione possibile e da farsi in Italia ed in Europa, perché ovunque sia sollevato il tema del problema di una lingua europea e sia presentato l'Esperanto quale sua soluzione.

  Quel Convegno eventualmente inizierà in settembre a Bologna, durante il Congresso della FEI — Federazione Esperantista Italiana.

Il Comitato è convinto che nessuna azione avrà successo ad alto livello politico senza la contemporanea azione della base esperantista.

(Esp. n.4. 1986)


Copenaghen

Altra accademia internazionale

Il 12/4/1986 in Copenaghen è stata fondata la Internacia Scienca Ekademio Comeniuns, secondo rigidi ed alti principi, simili a quelli applicati nelle convenzioni nazionali per Accademie Scientifiche.

  Per statuto la nuova Accademia deve avere almeno il 60% dei suoi membri accademici di scienze già nella propria nazione, mentre al massimo il 40% scienziati non accademici.

  I membri fondatori, già aderenti, sono 28, dei quali 1/4 accademici di 17 nazionalità; italiani 3. Certamente ad essi si aggiungeranno altri scienziati.

Scopo principale è lo sviluppo dell'Esperanto con l'uso pratico della lingua nelle scienze. Primo compito dell'Accademia sarà la pubblicazione dell'annuario Aktoj de Akdemio Comenius. Esso pubblicherà statuto, regole, indirizzario dei membri e, per quanto possibile, un rapporto in lingua internazionale (con riassunti nelle lingue nazionali) degli accademici e di scienziati di grande competenza.

  L'Accademia stringerà legami con accademici di altre scienze e con istituzioni nazionali ed internazionali.

  Essa collaborerà con la Libera Università Akademio Internacia de Sciencoj San-Marino (Accademia Internazionale delle Scienze San Marino) e prevedibilmente con la Esperanto-Asocio Tekinikista-Sciencista sub Ĉina Akademio de Sciencoj (Associazione tecnico-scientifica di Esperanto dell'Accademia delle Scienze Cinese).

Prof. Paul Neergaard Accademico
(Esp. n. 5/86)

All'UECI possono aderire gli esperantisti cattolici italiani, i simpatizzanti e i benemeriti, ossia gli 'Amici dell'Esperanto'.

L'UECI è la filiale italiana dell'l-KUE (Internacia Katolika Unuiĝo Esperantista — Unione Esperantista Cattolica Internazionale — Via Fr. Berni, 9 — 00185 — Roma). Pertanto ogni esperantista socio dellUECI è automaticamente anche socio dell'l-KUE e viceversa.




L'Esperanto nel mondo

MADRID

  Il Ministero dei Trasporti, della Comunicazione e del Turismo ha pubblicato un manifesto a colori col testo del 47mo Congresso della Federazione Spagnola di Esperanto, a Madrid durante la Pasqua 1987, e sull'Anno centenario dell'Esperanto. La figura presenta un dettaglio del più famoso dipinto del Velazquez chiamato 'Las meninas'. È il primo manifesto turistico nel mondo pubblicato in occasione dell'anno giubilare dell'Esperanto.

IRAN

  La città di Arak, a 288 Km. a occidente di Teheran, con circa 300.000 abitanti e 150 medici, è la città principale della Provincia Centrale dell'Iran. Ebbene, più di un terzo dei suoi medici, in occasione dell'anno centenario dell'Esperanto, annunciato e raccomandato dalla Associazione Medica locale, ha accettato di intestare le ricette in doppia lingua: in perso e in esperanto. La proposta è in pieno sviluppo ancora ed il suo motore è lo stesso segretario generale dell'associazione Medica di Arak, il dr. Mahommad Sina.

  Questo,è un indice dello sviluppo che ha l'esperanto nell'Iran nonostante le poche simpatie per l'esperanto da parte di Komehini.

ITALIA — MILANO

A Milano è stato fondato il Centro Italiano di Interlinguistica dagli eminenti professori A. Bausani, E. Migliorini, M. Picasso (presidente ad honorem), D. Gramegna (presidente) A. Castello (vice presidente), A.C. Ferretti e da F. Levi.

  Lo scopo dei fondatori è quello di migliorare la pubblica opinione sull'interlinguistica ed in primo luogo sull'esperanto, con conferenze, con esposizioni, e con la fondazione a Milano della biblioteca di interlinguistica.

SAN MARINO

  Dopo l'approvazione del Consiglio Grande e Generale della Legge quadro per l'Accademia Internazionale delle Scienze, essa organizza dal 31 agosto p.v. all'8 settembre la sua terza sessione universitaria con corsi, esami, conferenze, programma culturale, tutto in Esperanto e in altre quattro lingue di lavoro. Le diverse sezioni trattano i temi più vari: cibernetica, filosofia, scienze naturali ecc. in collaborazione con diversi professori universitari e accademici di grido, specialisti nelle divese materie, provenienti dell'Inghilterra, Germania, Polonia, Ungheria, Italia, Cina, ecc.

ITALIA — MILANO

The sonnets / La sonetoj / I sonetti di Schakespeare/ W. Auld: la principale opera dell'arte poetica in edizione bilingue (inglese ed esperanto), il più bel regalo per esperantisti e per non esperantisti. Ordinazioni presso: CO.ED.ES., Via Villoresi, 38 — 20143 — Milano.

360 pagine, rilegate in lusso, al prezzo di L 25.000 più spese postali.

ITALIA — TORINO

  A cura dell'Ente Prov. del Turismo, è stato recentemente edito un bellissimo opuscolo informativo su Torino le sue bellezze, i suoi monumenti, i famosi musei, i dintorni ecc. Un completo vademecum del turista di ben 48 pagine in carta patinata, corredato da stupende fotografie ed arricchito di numerose informazioni complementari. L'opuscolo, ricordiamo ancora in lingua Esperanto, si può richiedere a E.P.T., piazza C.L, 222/226, 10210 Torino.

U.S.A. — NEW YORK

  Il Segretario Generale Assistente dell'ONU, Robert Muller, noto sostenitore dell'esperanto ed oratore ufficiale al Congresso di Lucerna, ha ricevuto il premio Zamenhof, istituito quest'anno dall'UEA in nome della comprensione internazionale.

POLONIA — CENSTOCHOWA

  Dal 20 al 24 agosto 1987 si svolgerà a Censtochowa (Monte luminoso) il Congresso Internazionale degli Esperantisti Cattolici. Già la LKK è al lavoro sotto la presidenza del Mons. W. Miziolek, Vescovo Ausiliare di Varsavia, Responsabile per la Pastorale degli esperantisti cattolici polacchi in seno alla Conferenza Episcopale Polacca, Presidente della Commissione Liturgica Esperantista per la traduzione del Messale Festivo in esperanto.

  Ricordiamo con piacere che il precedente congresso dell'IKUE svoltosi nella città mariana polacca nel 1977, ha avuto come Alto Patrono l'allora Card. Wojtjla, Arcivescovo di Cracovia, ora Papa Giovanni Paolo II.



Caos linguistico

77.000 giorni lavorativi

  Al ritorno da Atene, Renèe Van Hoof, Direttrice Generale del Servizio Interpreti a Bruxelles, la babelica capitale dell'Europa, ha detto: «In Grecia ho preso contatto con studenti universitari che conoscono almento tre lignue e capaci di tradurre a bocca il greco in spagnolo. Di 61 candidati solo otto sono stati accettati. Ma poi questi saranno adatti? Questo lo saprò fra due mesi».

  Dopo l'ingresso della Spagna e del Portogallo, la Comunità Europea è formata di 12 nazioni ed usa 9 'lingue di lavoro'. È giusto ricordare che l'ONU con ben 159 Stati-membro ne usa solo 6.

  In un solo anno, il 1984, il Servizio Interpreti della R. Van Hoof ha compiuto 77.000 'giorni lavorativi', durante le diverse conferenze. Il costo per tale servizio fu di circa 170 milioni di Franchi francesi.

  Quando ci sono riunioni dei Dodici, ciascun politico parla nella sua lingua materna e non è possibile privilegiare alcuna lingua. Allora è necessario un sistema a relais con acrobazie linguistiche: l'interprete traduce le parole del collega che traduce il discorso dell'oratore. Allora le sfumature s'affievoliscono, le battute spiritose addirittura scompaiono.

(Da 'Le Point'/AD — HdE 1761)

Katolika Esperantista Agado


Missionari con l'Esperanto

  Pensiamo sia non utile pubblicare nè nome nè indirizzo, ma informare solo i lettori come sia possibile fare i MISSIO-NARI attraverso l'esperanto. Un giovane padre di famiglia, iraniano, mi scriveva anni fa che era stufo di Komehini... «Qui si grida solo: guerra, guerra, guerra!... Guerra fino alla vittoria... Prima ero mussulmano, ma ora non ho una definita religione... M'interessa il carattere affabile e pacifico di Gesù... Mi piace il Suo stile di vita... Devo ancora leggere molto su di Lui... Chiedo l'aiuto a lei...». I contatti si sono mantenuti... con prudenza. Ora è arrivata inaspettata una lettera dalla Svezia. La traduco, logicamente per i numerosi amici non ancora esperantisti.

  «... Ora abito in Svezia e le posso scrivere facilmente. Penso di restare qui per alcuni anni... per cui desidero contattare qui il cattolicesimo perché m'interessa molto. Purtroppo in Iran non ho potuto contattare quel signor... il cui indirizzo avevo ricevuto da lei. Gli ho scritto, ma non ha risposto. Forse per l'attuale difficile situazione in Iran... l'oppressione dell'Islam. Ora vivo liberamente, mi sento libero, per cui le chiedo l'indirizzo di una Chiesa cattolica in Svezia.

Debbo dire che molte persone in Iran s'interessano di cristianesimo. Il motivo è chiaro! Gli iraniani ora conoscono bene il volto dell'Islam. Essi rivedono le proprie convinzioni religiose. Molti desiderano cambiarle... e farsi cristiani. Anche alcuni miei amici s'interessano di cristianesimo. Effettivamente essi si sentono già cristiani, solo che hanno bisogno di una guida.

Uno dei miei amici ha letto come me la Bibbia e desidera battezzarsi. Se non è possibile aiutarlo in Iran, lui potrà andare in Turchia e li ricevere il Battesimo. Per favore mi scriva come deve fare...».

  Chiaro? Ovviamente ho risposto subito, trascurando tutta l'altra numerosa corrispondenza internazionale... Se l'amico avesse bisogno di qualcosa... oppure di altre Bibbie in esperanto... oppure accettasse di farsi nuovi amici in Italia e magari visitarci, ve lo farò sapere. Intanto preghiamo. È la prima carità.

D. Magnani


— UECI —
Gruppo di Milano

  «Per offrire agli Esperantisti la possibilità di partecipare ufficialmente alle celebrazioni per il VI centenario del Duomo di Milano, il 'Centro Esperantista .Cattolico' di tale città organizza per sabato 15 novembre c.a. la seguente manifestazione:

Ore 10: incontro sul sagrato per la visita guidata al Duomo;

Ore 14,30: incontro presso il Centro Esperantista Cattolico in via S. Antonio 12, con trattazione dei seguenti argomenti: Duomo e Rito Ambrosiano (Sac. Lorenzo Longoni); problemi di traduzione Esperantista della liturgia (prof. Glauco Corrado); vita del Centro Esperantista Cattolico (prof. Serenella Giacchino); il Centro Esperantista Cattolico e l'Europa (ing. Leo Franzoni).

Ore 17,30: S. Messa prefestiva (con Giubileo), in lingua Esperanto, nella Cripta del Duomo».




L'Esperanto al Meeting

  PARTECIPATE AL MEETING PER L'AMICIZIA DEI POPOLI A RIMINI (23 — 30 agosto 1986), troverete anche lo stand dell'Esperanto.

  Questa foto presenta lo stand 1985. Hai idee per il prossimo, collegato col tema del Meeting: «Tamburi, bit, messaggi»?



  Ai nostri lettori che si interessano di Esperanto abbiamo il piacere di segnalare l'uscita del primo numero di una nuova rivista in questa lingua e per di più di carattere religioso. Si tratta della rivista trimestrale Ekumenismo fondata e diretta dal sac prof. Angelo Duranti di Ravenna, esponente tra i più noti e preparati dell'esperantismo cattolico italiano anche per essere direttore della rivista 'Biblia Revuo' pure essa edita a Ravenna.

  L'editore del primo numero firmato naturalmente dal Prof. Duranti come presidente della Lega Ecumenica Mondiale, illustra e giustifica la nuova iniziativa che viene a collocarsi nel novero di circa trecento associazioni e riviste sull'argomento oggi esistenti nei cinque continenti.

  Il secondo articolo che si può leggere è l'importante documento della Tel (Tutmonda Ekumena Ligo) di cui si descrivono le finalità, i programmi e i collaboratori del prof. Duranti tra cui troviamo come redattrice della rivista Sr. Mary Thenguvila.

  La sede della Tel è a Roma in Via Berni 9, 00185, dove ha sede anche Ikue (Internacia Katolika Unuiĝo Esperantista).

  Ariella Colombin pubblica un articolo sulla virtù teologale della Speranza ed infine seguono alcune recenti notizie sempre di carattere ecumenico (dialogo tra Cristianesimo e altre religioni, Seminario per i rapporti tra Ortodossi e Mus-sulmani, P. Brandsma pioniere dell'Ecumenismo, Docenti Ortodossi presso S. Nicolò di Bari, Il Vangelo e la Cultura europea, Albania tra Timore e Speranza, Il segretario per l'Unione assegna i primi premi per l'Ecumenismo, contro l'Ecumenismo).

  L'abbonamento alla rivista costa 10.000 lire e può, essere richiesto a: prof. Angelo Duranti — Casella Postale 28 — 48020 S. Pancrazio — Ravenna oppure a Sr. Mary Thenguvila — Via F. Berni, 9 — 00185 Roma, oppure all'Ueci stessa.

(Da il Dialogo — Periodico Versiliese — n. 4-5 /86 pag. 2).


SOCIO UECI

Ordinario con K.S.
Sostenitore con K.S
Socio a vita con K.S
Familiare senza K.S.


10.000
30.000
200.000
5.000

  

SOCIO IKUE

Ordinario (MA) con E.K.
Sostenitore (MS) con E.K.
Socio a vita (DM) con E.K.
Familiare senza E.K.


18.000
36.000
360.000
5.000


Notu Bone:
  1. Il solo abbonamento a Katolika Sento (KS) è di lire 7.000 mentre a Espero Katolika (EK) è di lire 15.000.
  2. Per i giovani (21 anni) la sola quota di Socio Ordinario è dimezzata sia per l'UECI sia per l'IKUE.
  3. Usare sempre e solo il c.c.p. n. 11129475 intestano U.E.C.I. viale C. Zavagli 73. 47037 Rimini.