Periodico dell'UNIONE ESPERANTISTI CATTOLICI ITALIANI (UECI)
Nuova serie n.1-1985   MARZO — APRILE
"Per la promozione della fratellanza e della comprensione tra i vari popoli di diverse lingue" (Paolo VI)

Periodico bimestrale - Sped. in abb. post. gr. IV 70% -Autorizz. della Curia Vescovile di Rimini n. 1484 del 20/12/1984 - Direttore respons.: Don Duilio Magnani - Redazione e Amministrazione, segreteria generale UECI: Via C. Zavagli, 73 - 47037 Rimini - Tel.(0541)26447 - c/c/p n. 11129475 – Stampa Tipolito Ramberti

Enhavo:



L'UNESCO per l'Esperanto

L'UNESCO per l'Esperanto

  Fino ad ora l'UNESCO per ben tre volte ha votato una dichiarazione a favore dell'Esperanto: nel 1954 a Montevideo, nel 1959 in occasione del centenario della nascita di L.L. Zamenhof, l'autore dell'esperanto, ed ora a Sofia in preparazione al Centenario di questa lingua internazionale.

  L'importanza è grande se si pensa che l'UNESCO è l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione , la Scienza e la Cultura. Ogni attività dell'UNESCO mira, alla fine, a costruire la PACE fra i popoli. L'esperanto è visto come un mezzo provvidenziale per l'affratellamento, la comprensione ed il pregresso dei popoli.

  L'UNESCO ha sede a Parigi e raggruppa 154 Stati membri. Gli Stati decidono la politica degli interventi e quindi contribuiscono per la sua organizzazione e per la sua attività. C'è una Segreteria a capo della quale un Direttore Generale eletto ogni 6 anni.

  La Conferenza Generale dell'UNESCO si tiene ogni due anni e sempre in una Nazione diversa. Nel 1985 fu a Sofia, Bulgaria.

  Come di consueto, la Conferenza Generale durò un mese (dal 10 all'11/9) e vi parteciparono 1.900 persone: i rappresentanti dei 154 Stati-membri e di 8 Organizzazioni dell'ONU, quelli di 21 Organizzazioni governative interstatali e quelli di 80 Organizzazioni non governative internazionali.

  La Conferenza ha varato circa 150 risoluzioni delle quali una è stata sul centenario dell'esperanto (1887-1987). L'UNESCO ha cosi rinnovato un meritato riconoscimento sia verso questa collaudata lingua internazionale esperanto, sia verso tutto il Movimento Esperantista Mondiale.

  Il movimento esperantista cattolico, che si batte fin dagli albori per l'adozione nella Chiesa di questa lingua Internazionale (battezzata come il 'latino moderno' da Papa Pacelli), è ben felice di un simile riconoscimento da parte di un organismo internazionale, qualificato e autorevole quale è l'UNESCO.

  Questa risoluzione dovrebbe, a nostro modesto parere, far giustizia di tanti preconcetti sull'esperanto e favorire un rilancio di esso anche in seno alla Chiesa. Lo riteniamo necessario per una più facile e meno discriminante intercomunicazione fra i battezzati, proprio perché non «sanno di latino o di greco».

  È bene subito aprire all'Esperanto le porte dei Seminari, delle Università Cattoliche, degli Istituti religiosi, dei Convitti perché, garantito lo studio del latino come lingua antica della Chiesa, si possa dire la parola fine a quell'ingiustizia linguistica che si rifa alla lingua del più forte per l'intercomprensione.

  La Chiesa, esperta di internazionalità e di uguaglianza dei popoli, dovrebbe essere la prima nel rispettare la lingua e la cultura di ciascuno rifiutando categoricamente la supremazia di una lingua nazionale sulle altre. Anche nel problema linguistico per la intercomprensione dei popoli c'è di fatto lo 'spirito del mondo', lo spirito egemonico di Babele, che la Chiesa è pure chiamata a combattere.

  Un'altra indicazione in tal senso è venuta nel 1980 anche dall'Organizzazione Mondiale del Turismo, la quale nella così detta Dichiarazione di Manila (CMT/De-claration B) ha favorevolmente menzionato l'ESPERANTO come una delle lingue più confacenti al turismo, perché a 'vocazione universale'.

  Non è la voce, quella dell'UNESCO e dell'Organizzazione Mondiale del Turismo, dell'ultimo arrivato e alquanto esaltato; non è la voce di hobbisti sfaccendati, come qualche oppositore dell'esperanto potrebbe pensare. C'è motivo e ragione quindi di tirare il proverbiale sasso... in Piazza San Pietro, questa volta, perché qualcuno si decida a seguire le indicazioni dei Papi degli ultimi cento anni, i cento anni dell'Esperanto, da Pio X all'attuale Pontefice, tutti favorevoli alla lingua internazionale esperanto.

  Ma c'è un fatto che potrebbe essere di sprone allo Stato del Vaticano e che per onore del vero non possiamo tacere. Fra gli Stati che hanno proposto la risoluzione (Jugoslavia, Bulgaria, Cina, Ungheria, Costarica, Polonia) c'era anche San Marino. Noi esperantisti cattolici ci sentiremmo fieri se in una prossima riunione internazionale lo Stato Vaticano facesse udire la sua autorevole voce in favore di uno strumento linguistico assolutamente indispensabile e sommamente utile per lo sviluppo e la pace dei popoli.

  A onore di tutti i popoli rappresentati nell'UNESCO è giusto ricordare anche che nessun membro della Conferenza Generale si è opposto. Infatti, il presidente della Commissione, il sig. Dumont (delegato del Belgio) presentò così la risoluzione: «Ora segue DR 218. Come voi sapete, si tratta di riconoscere i meriti dell'Esperanto e del suo centenario. Abbiamo ascoltato le eloquenti informazioni del segretario generale del movimento esperantista ed io suppongo che noi tutti siamo convinti dei suoi meriti. Qualcuno desidera fare dei rilievi?». Dopo quattro secondi di pieno silenzio il presidente batté il martello sul tavolo e disse: «Dunque, accettata!».

  Dal testo della risoluzione ogni lettore potrà vedere che essa contiene, oltre alla parte del riconoscimento e del compiacimento per il lavoro tatto dal movimento esperantista, anche, primo: una raccomandazione al Direttore Generale dell'UNESCO; secondo: una raccomandazione agli Stati-membri; terzo: una raccomandazione a tutte le Organizzazioni non governative.

  Cosa faranno gli Stati-membri e le altre Organizzazioni non governative lo staremo a vedere. Per quanto riguarda l'Italia, noi speriamo nel ministro Falcucci. Per quanto riguarda il direttore generale dell'UNESCO, il sig. Amadou Mahtar M'Bow, ci dà fiducia la sua dichiarazione: «... Ciò è la mia convinzione. Perché l'Esperanto non è solo una lingua, ma è un movimento umanitario che ha lo scopo di promuovere l'intercomprensione fra i popoli e le culture del mondo». (Esperanto 12/85 - UN Kaj NI 40).

Don Duilio Magnani

Risoluzione dell'Unesco Xl.4.4.218

Celebrazione del Centenario dell'Esperanto

  La Conferenza Generale,

considerando che nella sua sessione del 1954, tenuta a Montevideo, aveva con la sua risoluzione IV.1.4.422-4224, preso nota dei risultati ottenuti per mezzo della lingua internazionale esperanto sul piano degli scambi intellettuali internazionali e della comprensione reciproca fra i popoli del mondo, ed aveva riconosciuto che questi risultati avevano la stessa direzione degli obiettivi e degli ideali dell'Unesco,

ricordando che l'esperanto da allora ha compiuto notevoli progressi come strumento di comprensione reciproca tra i popoli e le culture di paesi diversi, inserendosi nella maggior parte delle regioni del mondo e nella maggior parte delle attività umane,

prendendo nota dell'importantissimo contributo del movimento esperantista, ed in particolare della Associazione mondiale per l'Esperanto, alla diffusione di informazioni sulle attività dell'Unesco, come pure della sua partecipazione a quelle attività,

consapevole del fatto che nel 1987 sarà celebrato il centenario dell'esistenza dell'esperanto,

1. si congratula con il movimento esperantista in occasione del suo centenario;

2. chiede al Direttore Generale di continuare a seguire con attenzione lo sviluppo dell'esperanto come mezzo per il miglioramento della comprensione internazionale tra nazioni e culture diverse;

3. invita gli Stati membri a celebrare il centenario dell'esperanto per mezzo di disposizioni adeguate, di dichiarazioni, di emissioni filateliche, ecc, ed a promuovere l'introduzione di un programma di studio sui problemi linguistici e l'esperanto nelle loro scuole e nelle loro istituzioni per l'insegnamento superiore;

4. raccomanda alle organizzazioni internazionali non governative di associarsi alla celebrazione del centenario dell'esperanto e di studiare la possibilità di utilizzare l'esperanto come mezzo per diffondere fra i loro membri ogni tipo di informazione, comprese le informazioni sulle attività dell'Unesco.

Approvata dalla Conferenza Generale dell'Unesco a Sofia, l'8 novembre 1985.






Alvoko al la UECI-Grupoj

Appello per i Gruppi UECI

  La UECI-grupo de Roma ŝajnas la plej aktiva. Ĉiumonate kunvenas: por diservi, programi, varbi kaj kunekskursi aŭ... bankedi. Ĝi havas novan sidejon, ĉe Ikue-centra Oficejo, via F. Berni 9, 00185 Roma. Ĉi-jare ĝi arigas 60 membrojn!...

  Sendube aliaj Ueci-grupoj aktivas, tamen ni bezonas eĉ mallongan raporton. Ĉar la UECI-sekretario deziras aldatigi la liston kaj reordigi la UECI-grupojn, oni petegas la respondeculojn havigi kiel eble plej baldaŭ ĉiujn grupajn donitajojn: nomo, adreso, konsilantaro, jara programo, membrarnnombro ktp.; ĉio en artikolformo publikigenda en venontaj numeroj de KS.

  Oni rememoras, ke laŭ la artikolo n. 11 de Ueci-statuto, UECI-grupo devas konsisti el minimuma numero de 7 membroj.

  La UECI-sekretario pardonpetas la abonantojn kaj la aliĝantojn pro la malfrua kaj neregula apero de KS. P. Albino Ciccanti, la prezidanto de UECI, ekde februaro paroĥstras en Ravenna (via Capodistria, 7 -48100 Ravenna) kaj ne povis redakti la bultenon. Krome, mankas fortoj!... Oni devas reorganizi UECI-n kaj renovigi la tutan estraron.

D.D.M.


Pionieri dell'Esperanto
Harry Harrison
(romanziere di fantascienza)

  Chi non ha letto i romanzi di fantascienza della rivista «Urania» di Mondadori o di «Cosmoserie oro»...? Ora sono esauriti e l'usato è molto ricercato. Famosi sono «II pianeta dei dannati», «Astroincendio doloso», «Largo! Largo!». Da quest'ultimo è stato tratto il film «2022: i sopravvissuti».

  Qualche volta l'autore parla d'esperanto nei suoi romanzi, anzi qualche volta i suoi protagonisti, specie se arrivano da mondi lontani, parlano addirittura in esperanto. Nel citato libro «Astroincendio doloso», ad esempio, fra il principale personaggio ed un essere extraterrestre si dialoga in... 'basic english' poi si lascia ben presto tale lingua per continuare il dialogo in esperanto.

  Bene, un romanziere di fama mondiale come H. Harrison è un esperantista. Non vi dice nulla? Egli è stato promosso di recente anche Membro Onorario dell'U.E.A. (Associazione Universale di Esperanto — Rotterdam).

(Da L'Esperanto, rivista della FEI; n. 11 - 1985)

Esperanto vicino al Pianeta Urano

  Le meravigliose fotografie del pianeta Urano e delle sue 14 lune trasmesse dal cosmovettore «VIAGGIATORE» ci ha fatto ricordare che esso porta con sè una targa d'oro con dei messaggi terrestri e fra questi anche quello in lingua internazionale esperanto.

  Il 2 di giugno 1977, Ralph Harry, allora ambasciatore presso le Nazioni Unite a New York, esperantista, è stato invitato a registrare un messaggio per eventuali esseri intelligenti che si trovassero là dove sarebbe planato il cosmovettore «Viaggiatore».

  Ha registrato in inglese e in esperanto il seguente testo: «Vi parlo dal pianeta Terra. Rappresento l'Australia, il continente isola nell'emisfero sud del nostro pianeta. Noi desideriamo vivere in pace con tutti i popoli di tutto il mondo e del cosmo, e lavorare con loro per il bene comune di ogni essere vivente. Saluto chiunque mi capisce. Addio».

  Altri delegati hanno parlato in francese, in olandese, in indonesiano, in perso, in svedese, in curdo e nella lingua nigeriana Efik.

  Un giornalista di New York chiese al sig. Harry se lui veramente credeva che un essere intelligente della Via Lattea avesse compreso l'esperanto. Egli rispose: «Certamente l'esperanto non sarà parlato su tali pianeti; tuttavia è sicuro che lo si decifrerà più velocemente che il poema di Baudelaire letto dal delegato francese!...».

  Il sig. Harry regalò una cassetta col suo messaggio al Centro cosmico di Tidbinbilla, vicino a Camberra, una delle stazioni che guidano il «Viaggiatore» e di tanto in tanto s'informa sullo stato del vettore.

  Nel marzo 1979 il «Viaggiatore» ha avvicinato Giove e nell'agosto 1981 è arrivato a Saturno. Nel 1989 il vettore porterà la targhetta d'oro a... Nettuno. Però sembra non avere abbastanza energie per arrivare a Plutone, ma manderà ugualmente segnali a Tidbinbilla fino al 2010. Quindi il vettore viaggerà silenziosamente verso la parte esterna della galassia.

  L'esperanto ha già fatto 3 bilioni (3.000 milioni!) di chilometri lontano dalla terra e il viaggio continua.

(R. Harry - HdE - 4/5/86)

Bonvolu
aboni KS-n


L'Esperanto nel mondo

PISA

  Don Florio Giannini ha celebrato la S. Messa in Esperanto nella Chiesa dei SS. Giuliano e Martino in Pisa a suffragio del grande esperantista quale fu il Dr. Mario Dazzini, più volte presidente della Federazione Italiana di Esperanto e Segretario della Lega Internazionale Insegnanti Esperantisti. Era presente il gruppo esperantista di Massa che ha inteso onorare il concittadino intitolando il proprio gruppo appunto «Dr. Mario Dazzini».

LONDRA

  Il gruppo parlamentare inglese «Amici dell'Esperanto" è il più numeroso fra tutti i gruppi interparlamentari favorevoli all'Esperanto sorti di recente in tutta Europa. Conta già 173 aderenti. (Milana E-Klubo).

MONGOLIA INTERNA

  La stazione radio di Huhhot trasmette ogni settimana quattro lezioni di esperanto per un totale di due ore.

CUBA

  Nel 1985 circa 1.200 sono stati gli iscritti ai vari corsi di esperanto tenuti da 65 insegnanti. Inoltre le rubriche giovanili della televisione cubana hanno trasmesso per ben cinque volte sul tema della filatelia esperantista.

ROTTERDAM

  La nuova indagine in corso per classificare quante strade, monumenti, ecc. sono stati dedicati a nome dell'Esperanto o a Zamenhof, a fine novembre 1985 dava per certe 553 denominazioni sparse in 33 nazioni. Inoltre, tutti ricordano, che due asteroidi portano rispettivamente il nome di ESPERANTO e di ZAMENHOF. Essi ruotano attorno al sole in posizione intermedia fra Marte e Giove.

PECHINO

  Si prevede imponente il 71° Congresso Universale di Esperanto a Pechino. Già a fine novembre vi avevano aderito 1.100 congressisti, cinesi esclusi. È confermato che l'inaugurazione, la chiusura, il ballo del Congresso ed il banchetto si svolgeranno nei saloni del Parlamento cinese, gli unici di sufficiente capienza.

  Esperantisti e amici dell'Esperanto possono partecipare al Congresso servendosi dell'Agenzia Viaggi Esperanto Turismo «Suno Kaj Maro» (Ripa Ticinese 43 - 20143 Milano - tel. 02/8397573): spesa L. 3.250.000 incluso viaggio, pasti, visite, escursioni dal 24 luglio al 13 agosto p.v.

RAVENNA

  In collaborazione con l'Istituto Italiano di Esperanto — Cattedra di Ravenna, si svolge presso la Libera Università per Adulti e per la Terza Età di Ravenna un Corso di 1° grado di Lingua Esperanto, con l'autorizzazione del Provv. degli Studi di Ravenna n. 3963/C-25 del 22/3/74. Il corso è sponsorizzato dalla locale Cassa di Risparmio. Insegnante prof. don Angelo Duranti. 24 lezioni nei mesi di febbraio, marzo ed aprile.

FRANCIA

  La Camera di Commercio e dell'Industria di Meuse, ente statale francese, ha pubblicato una edizione speciale del proprio bollettino economico Meuse Economique in lingua francese, inglese, tedesco ed Esperanto. Esso costituisce una prova irrefutabile di come la lingua internazionale esperanto sia sempre più utilizzata. È un catalogo di lusso che è possibile avere con soli 10 koupon internazionali richiedendolo a Chambre de Comerce de la Meuse, Pare Bradfer — F 55000 — Bar-le-Duc.

VERBANIA - INTRA

  Il Gruppo Esperantista di Verbania, in collaborazione col Comune Assessorati alla Cultura e al Turismo, organizza una mostra sulla corrispondenza scolastica internazionale presso la locale Biblioteca Civica dal 19 aprile al 5 maggio 1986. La mostra è costituita da lettere, fotografie, disegni, cartine, tabelle, grafici, giornalini scolastici, ecc. montati su 90 cartelloni. Il materiale è frutto di una intensa corrispondenza in lingua internazionale Esperanto di varie scuole di Chiavari, Lavagna, Rapallo con circa 40 nazioni dei 5 continenti. La Mostra ha conseguito il 2° Premio Nazionale «Attività ricreative scolastiche» del Ministero della P.l. a Roma. Titolo della mostra: «Apriamo le finestre sul mondo».

STATI UNITI D'AMERICA

  Per la prima volta negli USA è apparso un corso di Esperanto nel piano ufficiale di studio di una Università. Si tratta di un corso elementare di 10 settimane presso l'Università di California in Santa Barbara organizzato dal prof. Albert Lindeman. Il corso «Introduzione allo studio delle lingue straniere per mezzo dell'Esperanto» è stato guidato dalla signora Dorothy Holland e dal sig. Arthur Eichenberry con la partecipazione di 25 studenti. Il corso verrà ripetuto due volte nel corso dell'anno e in autunno verrà tenuto un corso di conversazione e di letteratura a livello medio.

ITALIA

  Presso il gruppo socialista della Camera dei Deputati si è costituito in data 6/3/86 il Comitato Interpartitico per il problema linguistico europeo, con la partecipazione dei rappresentanti ufficiali della Democrazia Cristiana (On. Sergio Ercini), del Partito Liberale Italiano (Dr. Salvatore Quarzo), del Partito Socialista (On. Angelo Cresco) e del Partito Democratico italiano (Prof. Antonio Guarnari).

SPAGNA

  Il Liceo Esperanto di Madrid (Atocha 98, 4", E-28012 Madrid), in relazione al centenario dell'Esperanto (1887-1987), organizza un concorso internazionale per la traduzione in Esperanto di un brano di opera letteraria spagnola (da 25 fino a 50 pagine, formato Din A4, dattiloscritte con doppio interspazio) da presentare in tre esemplari entro il 30/6/86. Saranno assegnati tre premi con diploma e coppa durante il Congresso Universale di Esperanto che si terrà a Varsavia appunto nel 1987. (HdE 4-5/86).

SHANGHAJ

  La Compagnia aerea cinese CAAC ha inviato 11 suoi dipendenti ad un corso di quattro mesi di lingua esperanto, già terminato, in vista del Congresso Universale di Esperanto che si terrà a Pechino, appunto, a fine luglio 1986. Sarà Presidente del Comitato d'Onore il primo ambasciatore cinese all'ONU: Huang Hua.

VERONA

  Dal mese di settembre la «Radio International» (Verona, via P. Palio 36), trasmette due volte alla settimana un programma di 10 minuti in Esperanto: lunedì e giovedì alle 22,30 sulla lunghezza d'onda 1621 Khz e M.F. 100.5 e 100.8. Il Gruppo esperantista veronese invita tutti gli eventuali od abituali ascoltatori a scrivere a tale trasmittente, per sostenere ed incoraggiare quel programma.

MALTA

  È un anno che, con il benevolo consenso del responsabile per l'istruzione Sig. John Testa, si è formato nel Liceo Vassalli di Malta un Gruppo per l'amicizia universale, che ha per fine di far nascere l'amicizia tra i giovani maltesi e tutti gli altri uomini servendosi ed utilizzando l'Esperanto. Animatore del gruppo è il sig. Anthony Mercicca che ogni giorno insegna la lingua internazionale agli scolari durante la pausa di mezzogiorno. Il Gruppo è aperto a tutti quelli che sono interessati all'amicizia in tutto il mondo. Gli scolari desiderano avere corrispondenza con persone di ogni continente. In questo li aiuta il loro insegnante, il cui indirizzo è: Sig. Anthony Mercicca, 20 Valletta Road, Qormi-Malto.

SVEZIA

Il Presidente del Parlamento svedese Igemund Bengtson ad un parlamentare che esprimeva dubbi circa le possibilità dell'Esperanto ha detto: «A quelli che affermano che l'Esperanto è solo un bel sogno che ha ormai cent'anni, io rispondo che anche la pace è un bel sogno che ha più di mille anni, eppure noi non cessiamo di sognarla».

(L'Esperanto n. 10-11/85, p. 9)

BONFARADO - CARITÀ

  L'appuntamento con i bisognosi, che per gli esperantisti cattolici si chiama Bonfarado o Azione Caritativa nel Nome di Cristo e per amore di Lui, è una necessità e un dovere per il credente. «I poveri li avrete sempre con voi»... (Gv. 12,8) c'è solo l'imbarazzo della scelta. L'importante è decidersi.

  In questa stessa pagina del numero 1 di K.S. è stata presentata una lunga lista di necessità. Essa rimane ancora valida, anzi... più valida dopo l'arrivo di questa lettera (che traduciamo dall'esperanto) del missionario padre Jan Sadowski (B.P. 9, Mahanoro, Madagascar) al quale ciascuno può direttamente rivolgersi e averne risposta scritta.

«Mahanoro, 26 marzo 1986.

... Il 14 e 15 marzo un ciclone, il più forte a memoria d'uomo, tanto che i missionari più anziani non ne ricordano uno più spaventoso, ha 'lavorato' sodo! Per 130 km., fra le due città di Tamatave e Fenerive, ha distrutto case e seminato morte. Si contano già più di 30 morti. A Tamatave, dopo 15 ore di uragano: 23 cadaveri, la cattedrale senza tetto, non è possibile più celebrarvi la S. Messa, quasi tutte le case in legno dei poveri sono state distrutte, né è possibile trovare qualcosa per ricostruirle, anche il seminario distrutto, sprofondata la strada che dalla città porta all'aeroporto. Fenerive è distrutta per il 95%. È facile immaginare che mancano i telefoni, l'elettricità, ecc.

A 25 km. da Tamatave esisteva un Centro Cattolico per l'Educazione dove ogni anno 17 famiglie venivano istruite con corsi di 10 mesi in modo che, ritornando ai propri villaggi, avessero potuto testimoniare ai loro vicini una vita più ordinata, più effettivamente cristiana, più felice... Il ciclone ha distrutto tutto, anche le due case in muratura: quella per i Padri e quella per le Suore con l'unito ricovero per gli anziani...».

  Cari amici, come tenere le mani in mano di fronte a una simile testimonianza?... Svuotiamo la mini-cassa della nostra Bonfarado, creiamo anche un debito che certamente la Provvidenza ci aiuterà a colmare e magari a stracolmare per eventuali altri tristi eventi.

  Inviamo a P. Sadowski 500.000 lire, come primo acconto. Invitiamo soprattutto i sacerdoti esperantisti a... impegnare anche le loro comunità parrocchiali. Grazie! Chi volesse la fotocopia della lettera in esperanto, come documento da mostrare al pubblico, la può richiedere alla segreteria UECI.

D.D.M.


Bonan tagon! Buon giorno

  Bonan tagon! Buon giorno

  Può sembrare strano, ma così, col BUON GIORNO, iniziava una delle tante lettere provenienti da Bialystok per ringraziare i benefattori del quarto TIR inviato loro per Natale. La lettera era indirizzata alle sorelle Lina e Giancarla di Lissone (MI). Certo, è stato un bel giorno quello della distribuzione dei viveri e dei vestiti usati, come fa capire la lettera che traduciamo dall'esperanto.

«Alcune settimane fa gli esperantisti di Bialystok hanno ricevuto dall'Italia dei doni come aiuto nell'attuale crisi, lo scrivo per esprimere il mio ringraziamento.

Ho pensato a lungo e mi ero promessa di scrivere molto. Poi mi son chiesta se mai ci fossero delle parole adatte per esprimere adeguatamente il mio sentimento ed il mio grazie. Ogni parola è troppo povera e piccola.

Forse le parole dette da una amica quando ebbe a ricevere alcune cose possono essere una significativa prova di riconoscenza. Eccole: — Io ancora non ero mai stata cosi felice nella mia vita! —.

Sono certa che se i benefattori fossero stati presenti alla distribuzione dei loro doni, sarebbe stato loro sufficiente vedere l'espressione del volto per essere ripagati di tutto.

Molte parole di ringraziamento vorrei dire a tutti coloro che si occupano e si adoperano a confezionare ogni cosa. Essi perdono molto tempo... Ma e proprio tempo perduto? No, io penso proprio che il Buon Dio ricambierà col doppio.

La voglio assicurare che noi preghiamo per tutte queste persone, per dimostrare loro in qualche maniera la nostra gratitudine. Ancora una volta ringrazio voi e tutti quelli che partecipano a questa iniziativa...».

  Dunque l'arrivo a Bialystok del quarto TIR, anche se sotto la neve, è stato un 'buon giorno', un giorno di speranza per tanti. E dire che... tanti 'criticoni' ritengono inutili questi TIR! Ma a riprova di tutto eccovi la lettera del Vescovo stesso di Bialystok, Mons. Edward Kiesiel:

«Gli esperantisti di Bialystok e della parrocchia di Suchowola, dove abitano i genitori di padre Jerzy Popieluszko, hanno ricevuto i doni della Caritas-Bonfarado di Rimini. Questi doni sono stati consegnati a loro attraverso la Commissione Caritativa dell'Episcopato Polacco, Sezione Diocesana di Bialystok.

Per questo segno di buon cuore dei cattolici italiani, i beneficati ringraziano affettuosamente. Il Vescovo Ordinario di Bialystok ringrazia del vino per la Messa».

  Questo ringraziamento particolare ed inaspettato ci ha spinti ad organizzare anche un quinto TIR per la Polonia e precisamente per Poznan.

P. Magnani


All'UECI possono aderire gli esperantisti cattolici italiani, i simpatizzanti e i benemeriti, ossia gli 'Amici dell'Esperanto'.

L'UECI è la filiale italiana dell'IKUE (Internacia Katolika Unuiĝo Esperantista - Unione Esperantista Cattolica Internazionale - Via Fr. Berni, 9 - 00185 - Roma). Pertanto ogni esperantista socio dell'UECI è automaticamente anche socio dell'IKUE e viceversa.

All'UECI si può aderire singolarmente o tramite il gruppo locale il quale, per le sole quote raccolte, potrà trattenere Lire 1.500 per vita di gruppo.


SOCIO UECI

Ordinario con K.S.
Sostenitore con K.S
Socio a vita con K.S
Familiare senza K.S.


10.000
30.000
200.000
5.000

  

SOCIO IKUE

Ordinario (MA) con E.K.
Sostenitore (MS) con E.K.
Socio a vita (DM) con E.K.
Familiare senza E.K.


18.000
36.000
360.000
5.000


Notu Bone:
  1. Il solo abbonamento a Katolika Sento (KS) è di lire 7.000 mentre a Espero Katolika (EK) è di lire 15.000.
  2. Per i giovani (21 anni) la sola quota di Socio Ordinario è dimezzata sia per l'UECI sia per l'IKUE.
  3. Usare sempre e solo il c.c.p. n. 11129475 intestano U.E.C.I. viale C. Zavagli 73. 47037 Rimini.


DANKON

  I nostri abbonati e Amici dell'Esperanto aumentano!

  Mentre diciamo a loro un GRAZIE cordiale, invitiamo altri a sostenerci con l'invio di una libera offerta oppure col sostenere una delle iniziative di solidarietà. Specificare sempre la causale dell'offerta.

  Bertozzi Don Giancarlo - Della Vecchia Antonietta - Tinelli Laura - Lucchini Pro-sciuttini Lea - Nigrelli Vittorio - Sperduti Padre Vittorio - Cangiano Rosati Maria - Patrizi Laura - Pejcinov Saccaro - Belletti Andrea - Pendin Galdino - D'Amore Mario - Rosati Lorenzo - Zannoni Don Fausto - Garolo Padre Tarcisio - Viti Giulio - Marcolla Rina.